Canovi: "Roma nel caos, c'è scollamento tra giocatori e Fonseca". AUDIO!

22.01.2021 16:08 di Simone Valdarchi Twitter:    vedi letture
Canovi: "Roma nel caos, c'è scollamento tra giocatori e Fonseca". AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Ospiti: Dario Canovi, Roberto Bernabai e Alessandro Santarelli - Maracanà con Marco Piccari e Iacopo Erba

Lo storico procuratore sportivo, Dario Canovi, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, all'interno del programma Maracanà. Tra i vari temi affrontati, anche la confusione in casa Roma.

Roma, giocatori esenti da ogni colpa in questo momento?
"L'ambiente non è idilliaco, mi pare ovvio. Lo scollamento non è tra allenatore e società ma tra allenatore e giocatori. Mi auguro di sbagliarmi ma credo sia così. Quell'errore con lo Spezia è una responsabilità di chi comanda la panchina, ed è l'allenatore. E lo ha riconosciuto anche lo stesso Fonseca. La Roma ha fatto piazza pulita negli ultimi anni di collaboratori, senza sostituirli adeguatamente. E questa è la conseguenza. Ma la colpa non è di Friedkin ma di certe decisioni folli della vecchia proprietà".

Cosa fare allora?
"Cambiare l'allenatore a metà stagione sarebbe un suicidio. Poi i risultati non sono così negativi. Se non ci credi, cambi a fine stagione. Se lo vuoi impostare sui giovani, devi trovare un tecnico che sappia farli crescere e diventare importanti. Quale l'allenatore che ora si prende la responsabilità? La Roma adesso sta andando sopra ogni aspettativa. Non sono un grande tifoso di Fonseca ma neanche un detrattore. E' un discreto allenatore, quindi lo confermerei fino a fine stagione".

C'è confusione nella società?
"La nuova società sta proseguendo una politica che era già sbagliata. Ritengo Pinto un ottimo ds, ma chi viene qui deve capirci qualcosa. In una società dove in tanti non ci capiscono, è un errore. Pinto conosce poco o nulla dell'ambiente Roma e del campionato italiano. Per me pochi potevano prendere il posto di Petrachi. Non capisco perché si è dovuti andare in Portogallo per cercarlo. Il silenzio della società è estremamente negativo e pericoloso. Se non difendi ora il tecnico, vai nel caos".