Canovi: "Convinto del rinnovo di De Rossi. La Roma può lottare per lo Scudetto. Raiola nel calcio? Colpa mia""
Dario Canovi, procuratore ed esperto di calciomercato, è intervenuto in "A Tutto Campo" sulle frequenze di Radio Ies. Queste le sue dichiarazioni:
Chi per sostituire Burdisso?
"Secondo me conoscendo Sabatini direi che caratterialmente e professionalmente propenderebbe più per un giovane di sicuro avvenire più che per un più anziano. Ma bisogna vedere quali sono le condizioni. Se si può ottenere un prestito per 6 mesi la cosa potrebbe essere differente. Facciamo l'ipotesi di Alex o di Lugano, se si potesse ottenere un prestito semestrale penso si potrebbe optare per uno di questi giocatori. Mentre se si ricercasse un contratto più lungo, la Roma penso andrebbe su un giovane".
Un nome da consigliare?
"Ho molta fiducia in un giovane della Reggina che si chiama Adejo però è difficile che la Roma possa prendere un giocatore di 21 anni della Serie B. Per questo penso che sia più opportuno andare a cercare un giocatore con più esperienza".
Sulle qualità della Roma.
"Se la Roma riuscisse a tornare da queste prossime trasferte con 4/6 punti, tutti dovrebbero stare attenti perché la Roma non ha distrazioni settimanali, non ha coppe e quindi potrebbe diventare una concorrente per lo Scudetto".
Su Borriello. Lo vede lontano da Roma?
"Penso sia un desiderio di Borriello dimostrare che è un giocatore valido e penso sia poprio lui a chiedere un trasferimento. Per un giocatore che negli ultimi anni è sempre stato titolare è dura rimanere in panchina. I giocatori vogliono giocare a calcio perché è una loro passione, pochi giocatori hanno pensato prima di tutto alla copertina. Uno è Ronaldinho che non ha più il piacere di giocare e ormai non è più interessato. Un giocatore con le sue qualità potrebbe giocare ancora in Europa a grandi livelli. Come Adriano stesso. Sono giocatori a cui il calcio interessa solo come fonte di guadagno".
De Rossi rinnova?
"Sono convinto di sì".
E' difficile trattare con uno come Pozzo o Sibilia
"Sì sicuramente molti erano e sono presidenti con cui non è facile trattare, come Lotito. Sono presidenti che ovviamente per varie ragioni sono ostici e non è facile ottenere ciò che uno si prefigge".
Lotito è davvero poco puntuale agli appuntamenti?
"Sì è una realta, ricordo che ero in sala d'attesa da circa 45 minuti e la mia fortuna fu che passò di lì un mio amico e mi portò direttamente da Lotito. E' rimasta famosa quella volta in cui Camiglieri, l'amministratore delegato di Sky, era andato da lui per rinnovare il contratto con Sky, gli fece fare due o tre ore di anticamera, dopodiché quell'anno la Lazio non fece il contratto con l'emittente".
"Fatti e Misfatti di trent'anni di calcio", libro in cui vengno raccontati tanti piacevoli aneddoti.
"Il mio primo contatto con il calcio è stato con un presidente che ha tirato fuori una pistola. Ho sempre avuto tre presidenti dal carattere simile: Sibilia, Iurlano e il grande presidente dell'Ascoli che ogni volta che mi vedevano mi venivano ad abbracciare e mi "maltrattavano" dicendo a Caliendo che doveva imparare da me. Ad oggi secondo me Caliendo comunque rimane il più bravo tra gli agenti".
Riguardo il mondo dei procuratori.
"I più giovani sono molto più spregiudicati di quanto lo fossimo noi. Prima credo che la gran parte di noi faceva gli interessi dei nostri assistiti mentre oggi non è così e questo ha portato a un imbarbarimento della professione. Mi lamentavo all'inizio quando cominciai perché c'era qualche procuratore abbastanza spregiudicato, ma erano dei dilettanti rispetto a quelli attuali".
Spregiudicati come Raiola?
"Ho tante colpe nella mia carriera e una di queste è di aver introdotto Raiola nel mondo del calcio. Lui aveva un ristorante vicino alla sede dell'associzione nazionale calcio olandese e c'era lì un avvocato, il figlio del presidente della società, e i dirigenti andavano a mangiare lì. E' per questo che lui è arrivato nel mondo del calcio. Quando fondammo la società di agenti internazionali, arrivò anche lui e così cominciò la sua storia".
Differenze tra calcio italiano e altre realtà.
"Abbiamo una carenza di base che è una carenza economica derivata dal fatto che non sappiamo sfruttare il calcio in modo opportuno. Spero che gli americani portino introiti diversi alla Roma. Quando Sacchi era al Real Madrid mi raccontò che c'erano molti giocatori i quali acquisti erano stati interamente coperti dalla vendita delle magliette. Dovremmo cominciare con quella benedetta legge sugli stadi. Il 50% degli introiti dei Glasgow Rangers derivano dai matrimoni che vengono organizzati dentro lo stadio e dalle serate organizzate in una discoteca. Ci vorrebbe davvero poco per migliorare la situazione".