Burdisso: "De Rossi è arrivato al Boca Juniors con tanta umiltà"

15.04.2020 21:38 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Burdisso: "De Rossi è arrivato al Boca Juniors con tanta umiltà"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Nicolas Burdisso è protagonista di una diretta Instagram con Gianluca di Marzio.

L'esperienza come dirigente nel Boca Juniors?
"La mia grande scommessa era il settore giovanile, su quello potevamo fare la differenza. Quando sono arrivato, la squadra aveva appena perso una finale (di Copa Libertadores contro il River Palte, ndr) e dovevamo fare una ricostruzione prima di tutto a livello umano. Ci siamo riusciti e sono felicissimo. Un mese fa questo club ha vinto lo scudetto e ne aveva bisogno".

L'acquisto di De Rossi?
"Per lui è stato semplice. I grandi campionati solitamente si portano via i nostri giovani migliori. Noi dovevamo ragionare al contrario. Mi sono chiesto; perché noi argentini, che abbiamo i mezzi, non possiamo portare qui un personaggio come De Rossi. Mi sono venuti in mente tre o quattro nomi europei, ma Daniele aveva tutto quello che cercavo. Per un italiano mettersi in gioco qui non è stato semplice. Prima di provarci, ho aspettato di vedere cosa avrebbe fatto la Roma, che era comunque la sua casa e che quindi doveva avere la precedenza. Dopo aver visto la loro scelta, l'ho chiamato dicendogli di volergli offrire una soluzione e di pensare nel caso anche a noi. Ha fatto delle cose qui tali da mettersi tutti dentro la tasca, è molto umile. Vedere campioni come lui che si mettono al pari nostro è bellissimo. Era sempre circondato dai più giovani, che volevano ascoltarlo. E lui li accontentava con tantissima passione".

Tornare in Italia?
"È la mia seconda casa e perché è simile all'Argentina. E poi la figura del ds lì è forte. Io ne ho avuti di bravissimi come Oriali e Branca, poi Pradé, Baldini e Sabatini. Infine Petrachi. Ho imparato tanto da tutti".

Un ricordo particolare della Roma?
"A Roma mi sono trovato subito bene, si vive il calcio come in Argentina.  Il legame tra città e squadra a Roma è una cosa pazzesca, potenziato da un mito come Totti. Mi porto 5 anni di calcio unico e quello scudetto sfiorato".

Juan?
"Troppo facile giocare con lui, è uno dei migliori giocatori con cui ho fatto coppia".