Amelia: "Il posizionamento di Pau? La velocità di Ronaldo è stata determinante. Il portiere? La freddezza caratteriale conta più della tecnica"

08.02.2021 19:06 di  Marco Campanella   vedi letture
Amelia: "Il posizionamento di Pau? La velocità di Ronaldo è stata determinante. Il portiere? La freddezza caratteriale conta più della tecnica"
Vocegiallorossa.it

Intervenuto sulle frequenze di Teleradiostereo, Marco Amelia, ex portiere di Roma, Milan, Livorno e della Nazionale, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Come giudichi la gara di sabato?
"È mancata la piccola attenzione che ha fatto la differenza, come sul gol di Cristiano quando Cristante si è fatto saltare abbastanza facilmente da Sandro e da lì si è creato la superiorità che il portoghese ha sfruttato. La Roma ha disputato una buona gara, ma, leggendo la strategia della Juve, forse si poteva cambiare qualcosa in corso d'opera".

Sul gol di Ronaldo, Pau era posizionato male?
"In quel momento quando è stata scaricata palla a Cristiano, Lopez ha fatto una scelta di spostarsi sul primo palo per vedere il tiro. Tempo che lui si sposta, la conclusione è partita e in quell'attimo ormai era impossibile prendere quel pallone. La velocità e la precisione del portoghese è stata determinante".

Tu prenderesti un altro portiere a giugno? Tra Gollini, Silvestri, Cragno, su chi scommetteresti?
"Beh, da dirigente andrei su Gollini, perché sta difendendo la porta dell'Atalanta, ma sicuramente ti costerà parecchio. Non è facile fare una valutazione del genere, bisogna studiare anche la capacità di saper gestire la tensione, la pressione e in pochi portieri hanno questa caratteristica. La freddezza caratteriale può valere più della tecnica nello specifico".

Pau Lopez aveva iniziato bene con la Roma, poi dopo l'errore nel Derby dello scorso anno il suo rendimento è cambiato drasticamente.
"Ha avuto anche un infortunio al gomito, tutti questi inconvenienti hanno sicuramente prodotto insicurezze in lui. Questi alti e bassi possono essere un grosso problema in una piazza come Roma. Ora è anche fortunato perché gli stadi sono vuoti..." 

Alla Roma nona manca una figura di riferimento?
"Si, nella Lazio c'è Peruzzi, nel Milan Maldini, nelle squadre importanti ci sono queste persone, ma non è facilissimo trovare un uomo del calibro di Angelo (Peruzzi, ndr). Perrotta? Sarebbe un buon nome, ma tutto sta nella volontà della proprietà di mettersi in casa un professionista che conosca la realtà, la piazza, che abbia una credibilità con la gente e con i media. Ad esempio, quando parla Peruzzi lo stanno tutti a sentire...Comunque bisogna dar merito ai Friedkin perché finora sono stati molto vicini alla squadra, hanno fatto sentire la loro presenza ed è importante".

La Roma è in buone mani con Savorani? 
"È  in ottime mani perché Marco è bravissimo. Ha gestito alla grande Alisson, ha fatto crescere Szczesny, il polacco è arrivato preparato alla Juve, grazie quel biennio vissuto in giallorosso".