Milan - Roma 1955: la Roma di Carver detta legge a S. Siro

24.03.2012 10:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Milan - Roma 1955: la Roma di Carver detta legge a S. Siro
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

1954 – ’55, l’annata migliore del Sacerdoti – bis.Dopo essere stato il primo presidente operativo nella storia dell’A. S. Roma a seguito delle dimissioni di Italo Foschi nel marzo 1928, Renato Sacerdoti fu il massimo dirigente della società capitolina fino all’estate del 1935. Quell’anno, per motivi totalmente indipendenti dalla sua volontà, fu costretto a cedere la carica. Per chi, come lui, era di religione ebraica, si prospettavano momenti difficili e dolorosi causati da un odio irrazionale frutto di una fase storica segnata dalla follia umana. Al termine della guerra rientrò nell’organigramma della sua Roma ed il 18 novembre 1952, a seguito delle dimissioni di Romolo Vaselli, Sacerdoti tornò ad essere il numero uno della società giallorossa. Con Sacerdoti alla guida la Roma, riaffacciatasi nella massima serie dopo un anno di purgatorio (1951 – ’52) in serie B tornò ad essere competitiva ed ottenne due sesti posti consecutivi che figuravano come i due piazzamenti migliori dallo scudetto del 1942. Ci si preparava alla stagione 1954 – ’55 affidando la guida tecnica a Jesse Carver. In una squadra in cui erano presenti stelle del calibro di Alcides Ghiggia, Carlo Galli ed altri giocatori si aggiunse nella campagna acquisti del 1954 anche Stefano Nyers, il fortissimo attaccante ungherese proveniente dall’Inter. Con questa rosa la Roma tornerà a disputare un campionato di alti livelli classificandosi al terzo posto finale dietro il Milan campione e l’Udinese. A seguito di una sentenza della Lega Nazionale che retrocedeva d’ufficio i friulani in serie B quella terza piazza si tramutò in un secondo posto che resterà il miglior piazzamento conseguito dalla Roma fino all’avvento dell’era Viola alla fine degli anni settanta. In quella stagione '54 - '55 gli uomini di Carver strapazzarono i rossoneri capoclassifica sia nella gara di andata conclusa 2-1 che al ritorno a S. Siro. Fu proprio nella gara a Milano che i giallorossi dimostrarono tutto il loro valore, sia sotto il profilo del gioco collettivo che dal punto di vista riguardante le grandi individualità che componevano quella rosa. Nel Milan militavano campioni del calibro di Liedholm, Schiaffino, Nordahl, Buffon ed altri fuoriclasse.
Si giocava la ventottesima giornata della stagione 1954 – ’55, 11° turno del girone di ritorno. Era il 24 aprile 1955.

LA GARA Il Milan manda in campo: Buffon, Silvestri, Beraldo, Liedholm, Maldini, Bergamaschi, Soerensen, Fontana, Nordahl, Schiaffino, Frignani. Risponde la Roma con: Moro, Bertuccelli, Eliani, Bortoletto, Cardarelli, Giuliano, Ghiggia, Pandolfini, Galli, Venturi, Cavazzuti. Arbitro designato il signor Liverani di Torino. Primi attacchi del Milan con Frignani e Schiaffino ma la precisione latita. Al 24° si affacciano in avanti i giallorossi con una bellissima discesa di Ghiggia ma Cavazzuti arriva in ritardo all’invito e non conclude degnamente l’azione. 34° Cardarelli tocca Nordahl in area, rigore anche se la decisione arbitrale solleva delle perplessità. Si presenta sul dischetto Liedholm che, però, fallisce la trasformazione. Occasione sprecata per i padroni di casa. Termina la prima frazione sullo 0-0. Inizia la ripresa e i capitolini cambiano marcia. Al pareggiato il conto dei rigori. Cavazzuti, imbeccato ancora una volta da un perfetto lancio di Ghiggia, viene atterrato in area da Silvestri. Palla sul dischetto e Pandolfini con un perfetto rasoterra infila la porta di Buffon portando la Roma in vantaggio. La reazione rossonera tarda ad arrivare. Al 24° Moro respinge un tiro potente e ravvicinato di Nordahl, sulla ribattuta si fa trovare pronto Soerensen ma Moro devia in angolo con la punta delle dita. Si accende una mischia ed il direttore di gara espelle lo stesso Soerensen ed il romanista Giuliano per scambio di scorrettezze. 34° rinvio di Eliani, nel cerchio di centrocampo saltano Ghiggia e Maldini, ha la meglio l’attaccante romanista che prende palla e si invola verso l’area rossonera lasciando a terra Maldini. Segue l’azione Galli che affianca Ghiggia nella discesa. Arrivato davanti a Buffon l’attaccante uruguayano finta e cede palla a sinistra per Galli che si fa trovare pronto alla conclusione decisiva. Raddoppio giallorosso, Milan in ginocchio.  La squadra di Carver ora amministra saggiamente fino al termine della gara. 0-2 il risultato finale.