Game over sul secondo posto. Niente rivoluzioni ora ma un mercato oculato prima del preliminare
Con la vittoria del Napoli a Torino, si chiude molto probabilmente la stagione della Roma. Difficile pensare che il Frosinone, appena retrocesso in serie B, possa fermare i campani al San Paolo. Non l'ha fatto il Torino e in molti, sui social, stanno accusando Ventura di aver tenuto fuori alcuni big e di aver proposto una formazione rinunciataria. La realtà è che i giallorossi non si sarebbero dovuti ridurre a sperare nell'impresa del Torino, un Torino già in vacanza e matematicamente salvo. Purtroppo in Italia spesso succede così e la stessa Roma, negli anni scorsi, una volta centrato il proprio obiettivo ha tirato i remi in barca (come dimenticare la sconfitta di due anni a fa a Catania per 4-1). Bologna e Atalanta sono i due rimpianti, che macchiano una seconda parte di stagione praticamente perfetta. Luciano Spalletti e i giocatori hanno fatto il possibile da gennaio in poi.
MERCATO – La vera impresa sarebbe quella di non stravolgere la squadra. Migliorarla, sì, rivoluzionarla per l'ennesima volta, no. Bilancio permettendo, ovviamente. La società non dovrà fare l'errore di aspettare l'esito del preliminare perché Napoli e Lazio dovrebbero aver insegnato che il non fare mercato significa quasi sicuramente l'eliminazione, eliminazione che poi va a pregiudicare un'intera stagione.
Il terzo posto è un'opportunità, una grande opportunità per continuare a stare nell'Europa che conta ma il rischio di cadere in trappola e di rovinare, fin da agosto, la stagione non è da sottovalutare.
GOL PRESI – La Roma dovrebbe chiudere la stagione con il miglior attacco del campionato. Attualmente ha 4 reti di vantaggio sul Napoli e ben 10 sulla Juventus. Ben diverso è il dato sui gol subìti. I capitolini hanno incassato 40 reti, 8 in più del Napoli, addirittura il doppio della Juventus, al pari di Fiorentina e Milan, con il Sassuolo che ne ha preso uno di meno (39). Decisamente troppi.