Pallotta: "Vogliamo vincere con la Roma. Sarà Tom a prendere le decisioni, verrò a Roma a fine maggio" AUDIO!

Il testo integrale dell'intervista rilasciata da James Pallotta pochi minuti prima della conferenza stampa in cui è stato ufficializzato il passaggio dell'As Roma nelle mani della cordata americana.

"Contiamo di formare un team che possa vincere il campionato. Sono un italo americano ma mi sento molto come un italiano. Mio padre sempre mi diceva: "Tu sei prima di tutto italiano" e i miei figli più grandi parlano italiano. La mamma di mio padre era di Roma. Il suo cognome era Savioli, mentre la famiglia di mio nonno era calabrese. Dalla parte di mia madre hanno origini baresi.
La mia famiglia ama il calcio, ma non sapevano che sarei stato coinvolto in questo affare, fino a una settimana fa. Mi sono interessato alla Roma dopo il fallimento della trattiva con Soros ma ho deciso di fare questa cosa quando Thomas DiBenedetto mi ha contattato.

Nei Boston Celtics ci sono Garnett, Pearce, Allen, inoltre vi è Rondo. I tre Big della Roma?
Guardi, io non voglio parlare dei miei giocatori preferiti... non lo farei nemmeno per i Celtics. Tutti i giocatori sono uguali per noi, anche se, ovviamente, ognuno ha il suo idolo.

A capo di tutto c'è Tom, io e gli altri due partner siamo nel Comitato Esecutivo. Alla fine è lui che prenderà le decisioni. Siamo tutti cresciuti in questa zona e ci conosciamo molto bene, e il nostro obiettivo è quello di riportare Roma a vincere un campionato. Quando Tom ha rilevato i Red Sox, è stato quello il primo obiettivo per lui e John Henry (il capo del Fenway Sports Group, ndr). E la ragione per cui il nostro gruppo ((inteso come quello di cui fa parte nel basket) ha comprato i Boston Celtics è stata la stessa. Dicemmo che avevamo intenzione di vincere un campionato nei successivi 5 anni e lo abbiamo fatto al quinto anno. Sapevamo che poteva richiedere più tempo rispetto a molti altri sport, visto il sistema dei contratti nella NBA. L'ultimo campionato vinto dalla Roma risale al 2001, e il nostro obiettivo è quello di riportare nelle posizioni che merita. Questo è ciò che vogliamo.

Negli ultimi 3 / 4 giorni abbiamo ricevuto diverse chiamate da personaggi del mondo nel calcio negli Stati Uniti. Vorrebbero che la Roma facesse un tour qui. L'interesse per la nostra operazione è astronomico qui come in Italia. Sappiamo che l'interesse per la Roma, soprattutto in città come New York, Boston, Chicago - e con dei proprietari italo-americani - è destinato a crescere. Forse esagero, ma non potrei immaginare niente di più divertente che stare a guardare una partita tra Roma e Liverpool al Fenway Park, stadio di proprietà dei Red Sox (in realtà dal Fenway Sports Group, ndr).

Montella? So chi è ma ovviamente non lo conosco personalmente. Guardo tutte le partite della Roma in TV, e vado spesso in un meraviglioso ristorante qui a Boston per vederle.

Roma è incredibile, è un nome conosciuto ovunque nel mondo. 3,000 anni di "conflitti" (nel senso di scontri paragonati a partite, sorride) e di storia. Cosa volere di più?

Da ieri di mia sorella Carla ha ricevuto 600 nuove richieste di amicizia su facebook. Ieri mattina qualcuno in Italia ha creato un account facebook su di me, scrivendo che il mio cantante preferito è Bruce Springsteen, e non è vero, e che il mio libro preferito è "The Secret", che non ho mai letto. Ha già un migliaio di amici, ma stiamo cercando di oscurarlo (sorride).

Credo che sarò a Roma entro la fine di maggio, sperando di vedere l'ultima partita di campionato di quest'anno".

 

Pallotta aprile 2011 by Vocegiallorossa.it