La classe di Totti, la tenacia di Destro, la voglia di Pjanic: la Roma sbanca Pescara con un insolito Zeman
Prima vittoria per 1-0, seconda consecutiva in campionato e terza gara terminata senza prendere gol. Già questa è una notizia. Poi si deve aggiungere la decisione del boemo di sostituire prima Destro, poi Osvaldo, terminando la gara solamente con Francesco Totti in avanti, “supportato” da Perrotta e Marquinho. La Roma stava effettivamente soffrendo e la scelta ha una sua logica ma, conoscendo la filosofia di Zeman, non può non stupire. I giallorossi hanno giocato una gara non particolarmente brillante, passando in vantaggio grazie ad un errore di Perin. I tre davanti sono rimasti troppo isolati nel primo tempo, spesso senza aiutare i propri compagni in fase difensiva. Nella ripresa, la Roma è nettamente migliorata sfiorando più volte il raddoppio con Mattia Destro. L’ex Siena ha giocato una gara tutta di sacrificio e, soprattutto nel secondo tempo, è retrocesso tantissimo ad aiutare in fase difensiva, ripartendo con tenacia ed efficacia in avanti, perdendo forse così lucidità sotto rete. Si è dovuto sacrificare in un ruolo non suo, quello di esterno destro alto, decidendo alla fine la partita e lottando su ogni pallone, come vuole Zeman e come chiedono i tifosi. Incolore la gara di Osvaldo mentre Francesco Totti si è caricato la squadra sulle sue spalle, giocando come al solito un’ottima partita. Le azioni più pericolose della Roma sono passate tutte dai suoi piedi e non è un caso.
A centrocampo, viene forse troppo sottovalutata l’importanza di Bradley che, posizionato davanti alla difesa, fa benissimo il suo mestieri concedendo molto poco agli avversari. Buona la gara di Pjanic, soprattutto sul piano dell’impegno. Il bosniaco sta cercando di abituarsi ad un ruolo non suo e oggi, paradossalmente, ha fatto quasi meglio in fase difensiva. Bene Florenzi (qual è la novità?) mentre i due terzini sono andati a fasi alterne. Ottima la prova dei due centrali, Marquinhos e Castan, che ormai non rappresentano più una sorpresa. Il Pescara ce l’ha messa tutta, ha sfiorato anche il pareggio ma è riuscita a tirare pochissimo nello specchio della porta: appena due volte contro i cinque tiri dei giallorossi. Una vittoria arrivata, quindi, al termine di una partita non brillante, non esaltante. Si vince anche così, però, anche con Zeman. E questa sì che è una novità.