Luis Enrique: "Complimenti a Montella e al Catania, ci hanno messo in difficoltà ma anche noi abbiamo fatto una bella gara"

05.05.2012 23:23 di  Greta Faccani   vedi letture
Luis Enrique: "Complimenti a Montella e al Catania, ci hanno messo in difficoltà ma anche noi abbiamo fatto una bella gara"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique a Sky

"Le parole di Totti su di me? Lo so, ma non commento. Faccio i complimenti a Montella ed alla sua squadra, ci hanno messo in difficoltà, ma anche noi abbiamo fatto una bella gara. Siamo stati in difficoltà su alcune gare inattive. Il mio futuro? Non è il momento, l'importante è concentrarsi. Interessa solo Roma, i giocatori, il resto arriverà. L'avversario nel primo tempo ha difeso, è sempre difficile perché lo fa bene, poi hanno fatto gran possesso palla: hanno giocato al meglio nel nostro stadio. Bojan e Lamela hanno dato più cattiveria e grinta, sono stati bravi. Alle punte chiediamo equilibrio, non devono essere troppo vicini. Oggi potevamo perdere, ma anche vincere. Cosa non mi è piaciuto dell'Italia? Nulla, non c'è nulla, sono felice di essere qua e la vita con la mia famiglia è meravigliosa. Sono contento, anche se è stato un anno difficile. La fortuna si cambia lavorando. Guardiola fa il ballo al Camp Nou, se lo farò anche io tra quattro anni all'Olimpico? Magari! Pep tornerà a Barcellona, è i suo paese, al sua squadra, ha fatto un lavoro incredibile".

Luis Enrique a Mediaset

"Faccio i complimenti a Totti intanto per le 500 partite e per ciò che fatto in questo campionato. Problemi difensivi? è un po' il riflesso di tutta la stagione, ma penso che Kjaer e Marquinho insieme a Totti siano stati i più bravi stasera. L'aspetto difensivo coinvolge sempre tutta la squadra, poi il Catania sa giocare bene la palla, soprattutto sulle palle inattive. Hanno meritato il pareggio, faccio i complimenti a Montella e tutto il Catania. Noi comunque non ci siamo mai arresi e ci speriamo ancora. Cosa manca? Si può migliorare tutto, dall'allenatore ai calciatori. Una squadra che non pensa a migliorare è morta. La fine della stagione è il momento giusto per tirare le somme. Ora siamo alla fine del campionato e stiamo perdendo le possibilità di andare in Europa, è un peccato. Futuro? Non ho deciso nulla ancora. Non è una decisione facile, voglio essere giusto con me stesso, la squadra, con la società e i tifosi. Mi sento responsabile e devo parlare tranquillamente con la società per capire cosa fare, ma lo farò al momento giusto. Ora è il momento di pensare all'ultima partita. Esperienza italiana? Penso sia stata molto positiva anche se non ho avuto molta fortuna. La fortuna va guadagnata e se non arriva bisogna lavorare sempre più duramente. Vedere chi soffre fa male, ma mi dispiace sentire polemiche fuori dallo spogliatoio. Il discorso importante è avere un buon rapporto con la squadra e la società, e mi lusinga essere apprezzato dai giocatori. Restare o no?  difficile, non ci dormo la notte, ci penso sempre. Rigore su Bojan? L'unica professione che non vorrei mai fare è quella dell'arbitro, si è sempre bersagliati. Ogni tanto all'allenatore fanno anche complimenti, il lavoro degli arbitri è troppo difficile e io ho il massimo rispetto".

Luis Enrique a Rai Sport
"Totti ha detto che si prende la responsabilità per il rigore? Ci mancherebbe che chi tira un rigore non possa sbagliarlo. Faccio a Francesco e a tutti i complimenti per la gara e per lo sforzo. Se resto? Aspetto che Totti batta il record di Altafini la prossima settimana a Cesena. E' lui il protagonista. Se questa è la mia ultima volta all'Olimpico? Il mio lavoro non è salutare, ma è quello di aiutare la squadra. Alle volte non mi è risucito. Forse due settimane fa era più chiara la ia volontà. Adesso no, devo prendere una decisione ma devo sapere di avere tutto per migliorare questa squadra. Dopo Cesena parleremo. Il pari di oggi non serve? Dipende da domani. Certo, pareggiare le ultime partite non ti dà soluzione, vediamo i risultati delle partite di domani. La partita di Totti è stata tutta dedicata a me? No, non giocava per me, giocava per la cosa che ama di più, che è la sua Roma. Ha giocato 500 partite, si merita la doppietta e di fare tanti gol per la Roma. Tutta la squadra ha fatto il possibile, non siamo riusciti a ottenere i tre punti ma ci abbiamo messo la grinta. Faccio i miei complimenti a Montella. Come si può migliorare questa fase difensiva? Dopo una stagione la squadra si deve rinnovare, c'è uno spazio grande per far capire che è meglio difendere con 10 giocatori invece che con 7 o 8. Questo si può migliorare. Parlo di errori di gruppo, su quelli individuali è difficile, i giocatori devono prendere decisioni in campo. Oggi hanno fatto una bella partita. Kjaer immenso, Marquinho una partita interessante. Se qualcuno mi aveva preparato alla pressione dei tifosi in Italia? Sì, qualche volta ho visto ripetersi questa situazione anche in Spagna. Ho avuto la fortuna di arrivare a Roma, con una società professionale, rispettano i tifosi come deve essere, ma i professionisti prendono le decisioni. Se ho mai avuto la tentazione di prendermela con un giocatore in riferimento al gesto di Delio Rossi? No, in questo caso particolare mi dà fastidio parlarne, nessuno dei due merita questa situazione".

Luis Enrique a Roma Channel
"Questo è un lavoro appassionante che mi piace molto; per guidare la Roma con questi tifosi devo essere conivnto di aiutare la squadra al 100%. In questa stagione  l'ho fatto in tutti i modi possibili, ma non posso pensare di non riuscire ad aiutare questa squadra così come merita. Parlerò con la società a fine stagione, per decidere sul mio futuro bisogna che io sia convinto. Ogni squadra è diversa, penso che qualcosa si sia vista in questa stagione ma si deve giudicare tutto in base ai risultati; i tifosi sono stati molto pazienti, non posso lamentarmi di nulla. I risultati possono essere raggiunti anche in un solo anno, ma non voglio fare  paragoni con altri squadre, è mia la responsabilità in tutto. Per andare avanti devo essere convinto ed ancora non ho deciso. Kjaer? E' un calciatore che può arrivare a grandi livelli, qualche volta è stato sfortunato ma per noi è diventato indiscutibile; va anche detto che ultimamente ha giocato con piccoli infortuni ma si è messo a disposizione sapendo che la sua era una situazione difficle. Bojan e Lamela? Hanno messo una grande determinazione e voglia in campo oggi. Sono contento di Bojan perché lui è stato una mia scelta, diventerà un grande giocatore, deve migliorare ma penso possa diventare molto importante per la Roma. Anche Marquinho oggi ha fatto un'ottima partita. L'arbitro? Non ne parlo, è un ruolo difficile il suo. Essere calciatore della Roma è difficile ma non lo è al tempo stesso, perché le sole cose che i tifosi chiedono sono la grinta, il cuore e la voglia di non arrendersi mai; si pedrdona quasi tutto tranne il fatto di non aver grinta. Oggi abbiamo fatto bene ma anch il Catania di Montella ha disputato una buona gara".