ESCLUSIVA VG RADIO - Aravecchia, Gazzetta di Modena: "Di Francesco pensa a un cambio modulo. Allenare la Roma è un suo sogno"

26.10.2016 12:50 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: VG Radio
ESCLUSIVA VG RADIO - Aravecchia, Gazzetta di Modena: "Di Francesco pensa a un cambio modulo. Allenare la Roma è un suo sogno"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Stefano Aravecchia, giornalista della Gazzetta di Modena, è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio nel corso della trasmissione VG Radio.

Come si presenta il Sassuolo?
“È un momento non felicissimo per quanto riguarda gli infortuni, l’infermeria è piena da inizio stagione. Ci saranno assenze di giocatori chiave come Missiroli, Berardi e Magnanelli, è possibile anche un cambio modulo, è una notizia. Non esiste nell’organico un sostituto di Magnanelli, l’unico poteva essere Missiroli ma è out anche lui. Di Francesco disegnerà un 4-2-3-1, con Matri in attacco, a specchio rispetto alla Roma”.

Fuori Sensi?
“La possibilità del 4-2-3-1 sperimentata a Bologna non è stata esclusa da Di Francesco, che ha dichiarato che Sensi non è ancora pronto per fare il vice Magnanelli. Alla luce di questo è possibile il nuovo modulo”.

Qual è il giocatore che temi maggiormente?
“Personalmente temo molto Salah, il Sassuolo in fase difensiva è decisamente migliorato, con un Acerbi strepitoso, ma è vero che nelle ultime gare il Sassuolo soffre molto gli approcci, è successo col Crotone, in Europa League e a Bologna. La difesa balla e soffre incursioni di giocatori veloci”.

Duello chiave con Gazzola?
“Assolutamente sì, probabilmente giocherà lui perché Lirola ha grande prospettiva, ma sta facendo grandissime cose in fase di spinta e meno in fase difensiva. Gazzola dà qualche garanzia in più. Salah è un cliente durissimo, Gazzola sarà atteso da una serata complicata”.

Che atteggiamento ti aspetti dal Sassuolo?
“La parola prudenza è bandita, il Sassuolo non è scriteriato ma ha una filosofia di gioco offensiva. Non sarà un Sassuolo che per scelta si difenderà, ma ha perso un po’ di smalto e brillantezza. Non mi sorprenderei se la Roma prendesse il pallino il gioco in mano e il Sassuolo agisse di rimessa”.

Il Sassuolo ha giocatori di proprietà della Roma o cresciuti nella Roma, qual è quello che ti ha impressionato di più?
“Pellegrini, ha avuto una crescita sotto il profilo della personalità, è diventato una colonna della squadra. Squinzi ha dichiarato che lo sarà della nazionale, questo non lo so ma è cresciuto anche nella considerazione di Di Francesco. Il rapporto tra le due società è positivo, a parte Sanabria tutti i giocatori arrivati dalla Roma, specialmente Politano, sono stati tutti proficui. L’unica incognita è Ricci, deve ancora inserirsi negli schemi di Di Francesco ma ha qualità”.

Come si sta integrando Federico Ricci? Che prospettive vedete in lui?
“Ricci ha già dimostrato ottime qualità, Di Francesco lo voleva, sicuramente il giocatore è gradito, sta faticando a inserirsi perché il Sassuolo sta avendo problematiche di organico e Di Francesco ha dovuto inserirlo subito. Il calcio del Sassuolo non è facile, Ricci ha dovuto giocare subito per l’indisponibilità dei titolari, deve ancora trovare le giuste coordinate. Se Di Francesco lavorerà su di lui, sarà un altro giocatore importante”.

Se Spalletti dovesse lasciare la Roma, Di Francesco sarebbe il giusto erede?
“So per certo che uno dei più grandi sogni di Di Francesco è allenare la Roma. Detto questo, credo che potrebbe fare bene, sa fare calcio, tutte le sue squadre producono un calcio spettacolare, sono sicuro che potrebbe fare ottime cose”.

Uno Zeman razionale?
“Sì, penso di sì. Da Zeman ha preso un certo tipo di mentalità, rispetto a lui però applica bene la fase difensiva. C’è stata una crescita sotto il profilo della fase difensiva. Il Sassuolo gioca d’attacco ma non prende più caterve di gol”.

È la Roma la anti-Juventus?
“Secondo me sì, ha un organico che le permette di giocarsela fino alla fine. La Juve ha qualcosa in più, la Roma deve sfruttare i momenti negativi bianconeri per potersela giocare nel finale. A gennaio qualche lacuna può essere colmata”.

Le italiane sembrano non prendere con la giusta intensità l’Europa League.
“Il Sassuolo è una mosca bianca, sia per filosofia societaria che per volontà di Di Francesco schiera sempre la formazione migliore, Squinzi vorrebbe addirittura la Champions League. È una squadra che onora questa competizione e ha tutta l’intenzione di giocarsela dai sedicesimi in avanti”.