COVID-19 - Trenta denunciati per una manifestazione a Roma. Speranza: "La direzione è giusta, ma il cammino è ancora lungo". Il Regno Unito supera l'Italia per numero di morti. Positivo un calciatore del Como
L'allarme Coronavirus continua a tenere banco in Italia, tanto da costringere il Governo ad attuare la chiusura di tutta l'Italia. Stando agli ultimi dati, sul territorio nazionale i casi attuali positivi sono 98.467, con una diminuzione di 1.513 rispetto al giorno precedente. 236 i decessi, per un totale di 29.315. I guariti sono 1.225, portando il totale a 85.231. I nuovi contagi sono stati 1.075. Vocegiallorossa.it vi ha aggiornato riguardo le principali notizie.
22:51 - Trenta partecipanti alla manifestazione di protesta dei Movimenti per la casa, svoltasi oggi a Roma in piazza Santi Apostoli, sono stati denunciati. Lo riferisce Sky Tg 24: le denunce derivano dal mancato preavviso di manifestazione, ma anche dalla violazione dei divieti previsti per il contenimento del Coronavirus.
22:38 - “L’app Immuni funzionerà soltanto come un meccanismo di alert dei contatti di un sospetto registrato”. Lo ha dichiarato Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza, ascoltato in audizione alla Camera. “Al momento - ha spiegato - non è prevista alcuna ulteriore funzionalità, l’unico gestire i dati sarà il Ministero della Salute. Soddisfa i requisiti di privacy e sicurezza”.
21:55 - Roberto Speranza, ministro della Salute, è stato intervistato a Dimartedì su La7: "La direzione è giusta, ma il cammino è ancora lungo. Dobbiamo insistere su questa linea di grande responsabilità e prudenza. Nel prossimo decreto ho chiesto più di 3 miliardi per rafforzare il sistema sanitario nazionale. Il comportamento degli italiani? Ho sentito molti sindaci e presidenti di regione, mi sembra che gli italiani abbiano capito il rischio che si corre. È chiaro che c'è più gente di prima in giro, ma le persone rispettano le misure di precauzione. Gli italiani stanno dimostrando di essere all'altezza di questa sfida”.
21:30 - Donald Trump sarebbe pronto a licenziare la task force per la gestione del Coronavirus guidata dal dottor Anthony Fauci. È questa l’indiscrezione riferita dal New York Times, secondo cui il presidente degli Stati Uniti considera concluso il compito del gruppo di lavoro di esperti. Non è però chiaro se in sua vece POTUS sia pronto a nominare una nuova task force con altri compiti. Per avere un quadro della situazione, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University i morti negli Stati Uniti sono 70.115 con 1.192.119 casi confermati di contagio.
20:44 - Il Regno Unito supera l’Italia per il numero dei morti dall’inizio della pandemia Covid-19. Lo ha annunciato questo pomeriggio in conferenza stampa Dominic Raab, Primo Segretario di Stato e Segretario di Stato per gli affari esteri, aggiungendo altresì che questi conteggi andranno verificati col passare del tempo: “Avremo dati certi soltanto quando la pandemia sarà finita”. A oggi, comunque, i decessi in UK dall’inizio dell’epidemia sono ufficialmente 29.427, contro i 29.315 del nostro Paese. Troppo presto per aprire le scuole. La Premier League può aiutare. Sempre Raab ha poi fatto il punto sul lockdown britannico, che dovrebbe essere prolungato (l’annuncio di Boris Johnson è atteso per domenica). “Riaprire le scuole - ha dichiarato oggi - potrebbe causare un aumento del contagio, e gli ospedali della Scozia sono già pieni di pazienti”.
20:00 - L'attore Giacomo Poretti, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, ha parlato a Il Corriere della Sera di aver contratto, come la moglie Daniela, il Coronavirus e di essere riuscito a guarire: “Per fortuna nel mio palazzo abitano alcuni medici e mi hanno fatto sentire protetto. Anche se tutti mi ripetevano che l'importante era che non avessi problemi respiratori sentivo un'angoscia che mi assaliva sopratutto la sera al pensiero di dover controllare il respiro. Mi sono chiuso nel mio studio e dopo la fase acuta ho cominciato a uscire ogni tanto stando molto lontano da loro per cercare di mangiare qualcosa. - continua Poretti - La cosa che mi pesava di più era rispondere ogni giorno a tanti amici formidabili e preziosi che si preoccupavano per la mia salute e mi mandavano messaggini, ma ogni volta dovevo scrivere che avevo ancora la febbre. È stato terribile”.
19:43 - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha disposto con effetto immediato la riapertura dell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio ai voli passeggeri. Dal 12 marzo scorso lo scalo era rimasto aperto solo per i voli d'emergenza, sanitaria e quelli di Stato mentre da oggi si inizierà il percorso verso il ritorno alla normalità. L'aeroporto infatti al momento resta interdetta al pubblico e sarà aperta in concomitanza con la riattivazione dei voli, mentre l’accesso sarà soggetto a limitazioni, nel rispetto delle normative vigenti sui controlli e sul distanziamento sociale.
19:18 - Il profilo Twitter di Salute Lazio ha riportato i dati complessivi della Regione Lazio dall'inizio dell'emergenza:
Sono 4.370 gli attuali casi positivii, di cui 2.964 sono in isolamento domiciliare, 1.315 ricoverati e 91 ricoverati in terapia intensiva. 534 sono i pazienti deceduti e 2.010 le persone guarite.
#Coronavirus: Sono 4370 gli attuali casi positivi #COVID19 nella Regione Lazio. Di cui 2964 sono in isolamento domiciliare, 1315 sono sono ricoverati non in terapia intensiva, 91 sono ricoverati in terapia intensiva. 534 sono i pazienti deceduti e 2010 le persone guarite. pic.twitter.com/SK1qoOM4Fl
— Salute Lazio (@SaluteLazio) May 5, 2020
18:57 - Ecco quanto riportato dal sito ufficiale del Como:
Il Como 1907 comunica, in accordo col diretto interessato, che il calciatore Pierre Bolchini è risultato positivo al COVID-19. Il controllo si è reso necessario a seguito della riscontrata positività di un componente del suo nucleo familiare che opera in ambito sanitario. La società tiene a precisare che Pierre sta bene ed è completamente asintomatico. Il calciatore si trova in isolamento nella sua abitazione dal 10 marzo, dove continuerà il periodo previsto di quarantena. Tutto il Como 1907 fa gli auguri di pronta guarigione al proprio portiere. Non vediamo l’ora di rivederti, Pierre!
18:37 - In un'intervista a El Pais Rafa Nadal si è detto pessimista sulla ripartenza del tennis in questo 2020 senza risparmiare critiche ha chi ha gestito questa emergenza: “Nessuno si sarebbe aspettato una situazione del genere, siamo stati sovrastati da tutto questo, ma penso che i vari leader mondiali abbiano gestito male questa emergenza. Avevano accesso a informazioni che prevedevano uno scenario del genere e potevano cercare di intervenire, invece hanno atteso troppo peggiorando le cose. - continua Nadal concentrandosi poi sullo sport - La stagione 2020, ormai, credo che sia andata persa. Non penso che torneremo in campo prima della fine dell’anno. Attualmente firmerei perché si possano svolgere gli Australian Open 2021“.
18:20 - Gli operatori sanitari sono la categoria più colpita dal Coronavirus in Spagna. I dati del ministero della salute iberico hanno infatti rivelato che nelle ultime 24 ore il 70% dei nuovi casi registrati sono fra gli operatori sanitari – ben 631 su 867 – una tendenza che è iniziata a fine aprile e che continua a restare tutto sommato stabile. Dal 28 aprile a oggi infatti il 66% (5.587 su 8.500) dei nuovi casi di Coronavirus hanno interessato chi lavora negli ospedali o nelle altre strutture sanitarie.
18:00 - Ecco il consueto bollettino della Protezione Civile: i nuovi contagi sono 1.075. Nello specifico, rispetto a ieri, -1.513 attualmente positivi, 2.352 guariti e 236 decessi.
17:38 - I giocatori del Torino si stanno sottoponendo al tampone prima di riprendere gli allenamenti e Nicolas Nkoulou è stato tra i primi a farlo. Lo stesso difensore granata, attraverso una storia Instagram, ha poi commentato: "Non è per niente piacevole, ti mettono in bocca un tubicino fino alla gola e poi ripetono l'operazione nel naso".
17:16 - Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato a Teletutto. Ecco le sue parole:
“Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono. E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Aspettiamo le decisioni della Merkel? È vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del CONI e un Ministro dello Sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell’UEFA: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità. E che decidano alla svelta perché io non accetto più questo continuo rimandare. Bastava sedersi ad un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura. E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati“.
17:05 - Nella giornata di ieri, la Federazione tedesca ha annunciato che tra gli oltre 1700 test effettuati per la ripresa degli allenamenti sono state riscontrate dieci positività. Tre riguardano il Colonia, che ha messo in quarantena i diretti interessati. Una la Dinamo Dresda e un'altra l'Erzgebirge Aue, che ha optato per la quarantena di tutta la squadra fino a giovedì.
Adesso, dalla stampa tedesca, emergono altre due positività. Il Rheinische Post fa infatti sapere che tra i dieci positivi ci sono anche un giocatore e un fisioterapista del Borussia Mönchengladbach. La società al momento non conferma, ma fa sapere che darà ulteriori informazioni dopo i risultati della seconda ondata di test svolti nella giornata di ieri.
16:40 - L'Unione Ciclistica Internazionale ha comunicato ufficialmente il calendario delle gare in programma nel 2020 che prevederà un'altissima concentrazione di gare quasi in contemporanea a causa degli slittamenti dovuti all'emergenza Coronavirus. Si partirà infatti il primo agosto con le “Strade Bianche” in Italia e si concluderà, sempre nel nostro Paese, il 31 ottobre con il “Giro di Lombardia”. Confermate le date del Tour de France (dal 29 agosto al 20 settembre) che si correrà in concomitanza con la Tirreno-Adriatico. Il Giro d'Italia è invece previsto dal 3 al 25 ottobre e andrà a incrociarsi con molte classiche del Nord (Liegi-Bastogne-Liegi, Amstel Gold Race, Gent-Wevelgem, Giro delle Fiandre), mentre la Vuelta Espana si correrà dal 20 ottobre all'8 novembre.
16:12 - Sono giorni decisivi per la possibile ripresa della Premier League. Il calcio inglese attende un segnale dal Governo e, proprio per questo, avrebbe posticipato a lunedì prossimo la riunione inizialmente prevista questo venerdì. Il Primo Ministro Boris Johnson, infatti, non farà il punto sul lockdown nazionale prima di domenica. E la Premier intende riunirsi solo dopo gli aggiornamenti delle forze politiche. Lo riporta Sky Sport.
16:05 - Il deputato e responsabile dello Sport del Movimento 5 Stelle Simone Valente in un lungo post su Facebook è intervenuto nella discussione sul calcio, e in particolare della Serie A, prendendo una posizione forte a favore della ripartenza del campionato: “Il dibattito sulla ripresa del campionato di calcio a cui stiamo assistendo da qualche settimana può essere eccessivo, inopportuno per certi versi, visto il momento drammatico che sta vivendo il Paese con migliaia di morti e milioni di persone in difficoltà economiche. Può piacere o meno, si può essere tifosi di calcio oppure no, ma un dato deve sempre esser tenuto a mente: il calcio professionistico è un'industria e come tale va trattata. Un'industria che genera spettacolo e intrattenimento e che vale il 7% del PIL italiano, dando lavoro a oltre 120mila persone. - si legge nel post – Il calcio rappresenta un asset fondamentale a livello sportivo, economico e sociale. Voglio concentrarmi sull'aspetto economico perché è quello che forse in tutte queste settimane è emerso poco e che è strettamente collegato alla tenuta del sistema sportivo italiano, soprattutto a quello di base. Il calcio professionistico da solo incide per il 70% del contributo fiscale complessivo generato dallo sport italiano, nel 2016 la contribuzione fiscale e previdenziale ha sfiorato gli 1,2 miliardi di euro. Soldi che entrano nelle casse dello Stato e che ritornano a tutti gli sport. Penso che l'impegno delle istituzioni debba andare nella direzione di salvaguardare per interno il sistema sportivo, calcio professionistico compreso, cercando di non far fallire neanche una società, che essa sia quotata in borsa o di natura dilettantistica, salvaguardando il più possibile ogni posto di lavoro. E non parlo dei calciatori che guadagnano milioni di euro (e su questo si potrebbe aprire un dibattito infinito sull'etica o sulla competitività in campo internazionale), ma delle migliaia di lavoratori facenti parte delle società e del loro indotto i quali non possono permettersi di non ricevere lo stipendio per 4 o 5 mesi. Dobbiamo evitare che si generi un effetto a valanga dove, se soffre chi sta in alto, soffre, ovviamente, anche chi sta in basso. E penso a tutte le società dilettantistiche e ai settori giovanili
15:50 - Nel corso della lunga intervista concessa oggi a TMW, il bomber del Vitória Futebol Clube, Helder Guedes, ha spiegato anche come in Portogallo sia stato possibile convincere il Governo a dare il via libera alla ripresa della Primeira Liga, attesa ufficiosamente per il prossimo 30-31 maggio: "All'inizio ero pessimista e un po' sfiduciato, devo essere sincero. Ma adesso lo scenario è cambiato, il Governo ha dato il suo benestare e tutti stanno lavorando senza sosta affinché il campionato portoghese possa riprendere senza alcun pericolo. Sarebbe una grande vittoria per il mondo del calcio e noi giocatori, chiaramente, non vediamo l'ora di rientrare".
Da giocatore non si sente esposto a un maggiore rischio tornando in campo?
"No, il calcio rappresenta la mia passione e la mia professione. Sono totalmente d'accordo con la ripresa, perché sia le società che la Federcalcio, insieme al Governo, stanno facendo tutto il necessario per permetterci di concentrarci solamente sul campo, senza correre rischi e mettendo sempre la salute al primo posto".
15:25 - Ai microfoni di Blic, Zoran Lakovic, National association director della UEFA, fa il punto sulla situazione delle coppe europee che ancora non hanno una precisa collocazione nella ripartenza: "La UEFA sta monitorando la situazione sanitaria in Europa. Abbiamo una serie di scenari su come far proseguire la Champions League e l'Europa League in estate. Lo scenario attuale, che abbiamo rivelato a tutte le Federazioni e i club, è che la competizione continui ad agosto, con le finali programmate alla fine del mese. Quindi, questo è uno scenario che è ancora valido e sul quale stiamo lavorando. Ci auguriamo che questa ipotesi non cambi, ma in tal caso abbiamo alcune alternative pronte. L'obiettivo era e rimane completare la stagione".
15:15 - La Juventus, tramite un comunicato sul proprio sito, ha dato un aggiornamento ufficiale in merito alla situazione di Blaise Matuidi e Daniele Rugani, due dei tre giocatori risultati positivi al Covid-19. Ancora nessuna informazione invece su Paulo Dybala, l'altro giocatore contagiato che è ancora in attesa dei risultati del tampone di controllo. Questa la nota del club: "Tre i giocatori risultati positivi al COVID-19: Daniele Rugani, Blaise Matuidi e Paulo Dybala. Per tutti e tre è scattato l'isolamento domiciliare volontario. Daniele Rugani e Blaise Matuidi hanno effettuato, come da protocollo, il doppio controllo con test diagnostici (tamponi) per il coronavirus-Covid 19. Gli esami hanno dato esito negativo. I giocatori pertanto sono stati dichiarati guariti in data 15 aprile e non sono più sottoposti al regime di isolamento domiciliare".
14:50 - Intervenuto a SkyTg24, il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala ha parlato dei nuovi dati sui contagi annunciando che nella regione si è arrivati a un indice inferiore a uno: “Stiamo incrociando tutti i dati che ci arrivano con l'aiuto dei ricercatori per calcolare il tasso R0 che al momento è di 0,80 in Italia. - continua Sala – Attualmente da noi è 0,75 che vuol dire che una persona positiva contagia meno di una persona sana. Si tratta di un dato importante e sarà importante mantenere questo tasso sotto l'uno. Questo è il compito che tutti noi, istituzioni e cittadini, dobbiamo perseguire”
14:10 - La Francia è pronta a riaprire le scuole. A differenza di quanto accaduto in Italia, con Conte che ha annunciato il ritorno degli studenti nelle aule a settembre, oltralpe il presidente francese Emmanuel Macron s'è così espresso sul tema: "Progressivamente la settimana prossima riapriremo - ha detto -. Ci saranno classi più piccole e i posti verranno ridotti, ma tutti i bambini hanno bisogno di tornare a scuola. Per un bambino restare 2 mesi a casa, è traumatizzante".
13:55 - Il capo della commissione medica della Fia Gerard Saillant ha parlato della situazione in Formula Uno spiegando che una volta partito il Mondiale non si fermerà più: “Se ci sarà un nuovo contagio, il Mondiale non deve fermarsi. Sarebbe come dire che chiudiamo la metropolitana perché è stato trovato un passeggero positivo. La situazione rispetto a marzo è cambiata, abbiamo un test rapido per la conferma della diagnosi e siamo in grado di isolare e testare le persone che sono state in contatto con un individuo risultato positivo. - continua Saillant a L'Equipe spiegando che ci saranno differenze fra i Gp che si correranno in Europa e in Asia - A Singapore o in Vietnam l'organizzazione sanitaria sarà completamente diversa. Già oggi il governo di Singapore potrebbe costringere l'intero paddock a una quarantena di due settimane prima di accedere alla pista”
13:40 - (ANSA) - LONDRA, 05 MAG - Tra gli accorgimenti al vaglio in questi giorni in Inghilterra per consentire la ripresa della Premier League c'è anche l'ipotesi di accorciare la durata degli incontri. Se la Fifa ha proposto di aumentare il numero delle sostituzioni, per consentire ai giocatori di sostenere lo sforzo di un calendario inevitabilmente congestionato, Gordon Taylor, direttore generale del sindacato calciatori inglesi, ha rivelato al Guardian che si sta valutando anche la possibilità di ridurre il tempo delle partite. "Non sappiamo cosa ci riserva il futuro - le parole del n.1 della Professional Footballers' Association -. Quelle che conosciamo sono le proposte che ci sono state presentate: partite a porte chiuse, giocate in campi neutri, più sostituzioni e tempi della durata inferiore ai 45 minuti. Sono molte le soluzioni prese in considerazione". Spetterà ai giocatori l'ultima parola se riprendere a giocare, una volta che il governo e le autorità sanitarie, in accordo con i rappresentanti del calcio inglese (e della Premier League), avranno messo a punto i dettagli del protocollo per la ripresa dei campionati. Alcuni giocatori, come Sergio Aguero per esempio, hanno però già espresso timori e perplessità sul ritorno in campo. "Aguero è un grande giocatore e ha tutto il diritto di avere una sua opinione - ha commentato Taylor -. Non si tratta di avere paura, ma di essere pienamente informati sui rischi. Una volta che avremo tutti gli elementi, faremo le nostre valutazioni". (ANSA).
13:20 - La prossima stagione di NBA, in attesa di capire come si concluderà quella attuale stoppata l'11 marzo scorso dall'emergenza Coronavirus, potrebbe partire a Natale con l'All Star Game ad aprile e le Finali a inizio agosto. Questo sarebbe il progetto in cantiere dalla massima lega di basket al mondo che rivoluzionerebbe quello che finora è stato il proprio calendario (avvio a ottobre e titolo a metà giugno). Lo riferisce La Gazzetta dello Sport parlando di rivoluzione epocale figlia non solo della pandemia, ma anche della volontà di alcuni proprietari che già in passato avevano pensato a un cambio di calendario per evitare le sovrapposizioni con la NFL (ovvero il campionato di football), la lega più seguita negli Stati Uniti, che fino a Natale monopolizza gli ascolti e l'attenzione. Con questo cambio di date la NBA avrebbe campo praticamente libero fino ad agosto visto che la concorrenza della MLB (il campionato di baseball) spaventa molto meno.
13:00 - L'Ospedale Lazzaro Spallanzani ha diffuso il bollettino di oggi 5 maggio 2020 relativo ai contagi da COVID-19 presso la propria struttura. Ecco il comunicato:
"L’Istituto Spallanzani, nell’ambito della sua flessibilità organizzativa è entrato nella III fase, ovvero di accoglienza di Pazienti positivi e
sospetti, accolti da tutti i presidi sanitari e sociosanitari del Lazio. In funzione di ciò, in questo momento sono ricoverati presso il nostro
Istituto 144 pazienti legati al COVID-19, di cui 95 positivi e 49 sottoposti ad indagini. 15 pazienti necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 398".
12:40 - La UEFA sta prendendo in considerazione un piano per riallineare le stagioni fino al Mondiale 2022. L'azienda Hypercube, partner della UEFA, ha elaborato un nuovo calendario calcistico che andrebbe a terminare il suo percorso nell'agosto 2023, per poi ritornare alla classica stagione sportiva.
Questo è il piano: la stagione 2020-21 partirebbe a fine dicembre e terminerebbe a novembre 2021. In mezzo una pausa di un mese per far spazio agli Europei. Stagione 2021/22 a partire da metà dicembre 2021 fino al 1° novembre 2022, 20 giorni prima dell'inizio dei Mondiali in Qatar, torneo che terminerà il 18 dicembre. Stagione 2023 da gennaio a metà luglio. Stagione 2023-2024 a partire da metà agosto. Pieter Nieuwenhuis, direttore di Hypercube, ha spiegato al Sun:"Questo è il modo migliore per decidere tutte le competizioni sul campo alleviando le pressioni a club e associazioni. Il nostro piano è finanziariamente fattibile e questo piano pluriennale eviterà molti fallimenti. Abbiamo calcolato tutto. Richiede un finanziamento di circa 7 miliardi di sterline in tutta Europa, il che può sembrare tanto fino a quando non si considera che il fatturato di un top club europeo è di circa 30 miliardi di sterline all'anno".
12:20 - Nuovo rinvio per partite di Serie A TIMVISION, Serie B e Coppa Italia TIMVISION. Alla luce dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sull’emergenza Coronavirus, la Divisione Calcio Femminile ha disposto con apposito provvedimento (Comunicato Ufficiale n° 112) la sospensione delle gare in programma durante tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni del DPCM del 26 aprile e, comunque, sino a quando le disposizioni statali non modificheranno le stesse.
12:00 - (ANSA) - ROMA, 05 MAG - Una copertura assicurativa per le responsabilità di nuovi contagi da Coronavirus: è una delle richieste che i 20 medici dei club di Premier League hanno avanzato, negli incontri con i responsabili del campionato inglese che vuole ripartire a giugno nei quali hanno espresso le loro preoccupazioni e i dubbi sul protocollo. Il tema principale sollevato, come riferisce oggi l'edizione online della Bbc, è quello della propria responsabilità personale e della copertura assicurativa se i giocatori contraggono il coronavirus I medici inoltre hanno chiesto alla Premier League di avere indicazioni certe su protocolli, test e sicurezza dei giocatori. Una fonte della Premier League ha dichiarato alla BBC di considerare la mossa dei medici come una parte naturale del dialogo in atto con i club e un mezzo per raggiungere "il miglior quadro di protocolli possibile". La stessa fonte ha anche confermato che la Premier è in trattative con le compagnie assicurative sulla questione della responsabilità di club e dottori e che questa settimana la questione dovrebbe essere trattata con rappresentanti del governo. (ANSA).
11:40 - Torna a parlare il Premier Giuseppe Conte, e lo fa tramite una intervista ad Affaritaliani.it. "Fino al 17 maggio - ha detto - saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm che, voglio ribadirlo, non significa un ‘liberi tutti’. Le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati, insieme a quelli sulla recettività delle strutture ospedaliere. Sono fiducioso che con il rispetto delle regole adottate, e con le rigorose norme sulla sicurezza previste nei luoghi di lavoro, la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori. Non ignoro le richieste di alcune regioni e di alcune particolari categorie di lavoratori di anticipare l’apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini".
Conte s'è detto soddisfatto per come è andato il primo giorno della Fase 2: "La strada è ancora lunga, ma l’Italia riparte", ha dichiarato il Premier che prosegue. "La risposta dei cittadini si sta confermando all’altezza delle difficoltà del momento, da Nord a Sud, da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Genova a Palermo. Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia".
11:20 - Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, durante una diretta Instagram insieme a Pierluigi Pardo ha commentato la situazione attuale riguardo la ripresa del campionato: "Essere favorevoli o contrari alla ripresa è una discussione che lascia il tempo che trova: oggi ci mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date. Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non è zero? L'atleta? Il club? Il governo? Bisogna partire al momento giusto e con il protocollo ideale. La stragrande maggioranza dei calciatori è tornata ad allenarsi su base volontaria. Al posto di andare al parco, in sostanza, i giocatori sono andati al centro sportivo per allenarsi da soli, in solitaria. Col passare delle settimane i traguardi personali di squadra stanno assumendo contorni limitati in attesa della decisione. Aumenta la responsabilità per la scelta sul momento giusto in cui ripartire. Siamo tutti d'accordo che i verdetti deve darli il campo. La riflessione riguarda l'attenzione massima per la salute dei cittadini ma non dobbiamo far passare i calciatori per dei privilegiati. Per un calciatore non sono stati mesi di riposo ma di lavoro casalingo, i muscoli si sono comunque rafforzati ma poi bisognerà vedere come risponderanno sul campo. Bisogna tornare in campo in condizioni perfette: è una grande sfida quella di tornare in campo. Devono essere tutti in sicurezza, non solo i calciatori ma ogni addetto vicino alle squadre. Il protocollo è pensato per la ripresa degli allenamenti ma non quella delle partite ufficiali, non per i viaggi, gli spostamenti, le trasferte e l'incrocio di due squadre. Si sta lavorando per un protocollo - ha concluso l'ex centrocampista di Verona e Roma - che regolarizzi gli allenamenti di squadra dal 18/19 maggio, nel nome della salute degli interessati".
11:00- Finale di campionato al Sud? Napoli è pronta - Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, nel corso di una intervista con La Gazzetta dello Sport commenta l'ipotesi di campionato al sud per ridurre i rischi: "Bisogna seguire la linea dei contagi e vedere queste due settimane. Chiaro che al Sud il contagio è meno diffuso e si può accelerare. Sport, cultura e bellezza sono asset importanti per la ripresa e l’immagine del paese. Penso ancora a quel Napoli-Barcellona che mi sono goduto al San Paolo a fine febbraio. Io ipotizzerei per il calcio una ripartenza con l’estate, il 21 giugno. Sarebbe un torneo, quasi un campionato a parte, ma si concluderebbe e Napoli è pronta. Sarei per la trasmissione delle partite in chiaro. Va creato un accesso popolare al calcio. Ricordiamoci che sarebbe un torneo ai tempi della pandemia a porte chiuse".
10:30 - La Gazzetta dello Sport fa il punto sul protocollo per la ripresa del campionato. L'ostacolo principale è rappresentato dall'eventualità di un nuovo caso di positività, che porterebbe alla messa in quarantena dell'intera squadra con conseguente nuovo stop al campionato, con un calendario che non ammetterebbe altre pause.
La politica si sta orientando verso una ripresa del calcio, con una buona parte del PD, Italia Viva e parte dei 5 Stelle che consigliano a Spadafora di ragionare con più freddezza. Intanto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vuole capire quale effetto avrebbe sul calcio uno stop definitivo ai campionati.
10:00 - Dopo che il Primo Ministro portoghese ha autorizzato il ritorno della Liga da fine maggio, molti club sono tornati al lavoro. Benfica e Porto cominciano a prepararsi allo sprint che deciderà il campionato. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.
9:50 - Tutti, all'estero, aspettano la Bundesliga: domani Angela Merkel dovrebbe decidere se dare il via alla ripresa del campionato tedesco o concluderlo. In Italia, racconta Repubblica, i presidenti chiedono sgravi fiscali e date certe perla ripresa, fosse anche settembre. Alcuni hanno anche proposto alla Federcalcio di chiedere al governo un decreto che permetta di bloccare promozioni e retrocessioni, sul modello del decreto "salva calcio" del 2003: l'effetto sarebbe una Serie A con 22 squadre e una B a 20 o a 21. Il presidente Gravina però non sembra neanche valutare la possibilità, piuttosto pensa di risolvere il campionato con playoff e playout: non porterà la proposta al Consiglio federale di venerdì, prima aspetterà di capire cosa vorrà decidere il governo.
9:45 - La Gazzetta dello Sport riporta le parole del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sull'ipotesi di giocare al Sud le restanti gare del campionato: "L’idea, in attesa che torni in alto il Palermo, è accattivante, ma gli stadi vuoti ci portano a emozioni negative come quelle che stiamo vivendo col Covid".
9:30 - Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha rilasciato un'intervista a Il Corriere della Sera: “La maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la ripresa del campionato. Ma io non bado in questo momento ai sondaggi. Il calcio è un mondo importante del Paese, lo conosco bene a differenza di chi vuol far passare un messaggio diverso. Legittimi gli interessi economici, ma quando si va su altro tipo di attacchi, pressioni e strumentalizzazioni, questo atteggiamento non fa bene a nessuno. Sarebbe surreale per un ministro dello Sport demonizzare il calcio. Mi auguro di ripartire, ma lo deciderà il governo. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Sul campionato ci baseremo su elementi scientifici, oggi non disponibili. A metà maggio si potrà fare una previsione realistica. Non esiste una mia contrarietà, ma la volontà di valutare la ripartenza solo se si salvaguarda la salute delle persone all'interno del gruppo squadra. Tutelo talmente tanto la ripartenza che ho convocato io la prima riunione con FIGC e Leghe per cercare una soluzione".
Sul protocollo: “Il 18 maggio si ripartirà con gli allenamenti di squadra e per farlo serve un chiarimento definitivo sul protocollo: in settimana lo avremo”.