La trasformazione di Florenzi
Ad inizio campionato ha sorpreso tutti ma soprattutto ha convinto Zeman, che lo ha buttato nella mischia facendolo diventare un pilastro della sua nuova Roma. Alessandro Florenzi è tra i protagonisti di questa stagione, è tra le sorprese migliori e ha fin qui avuto un rendimento eccellente. Con il boemo sulla panchina giallorossa, il giovane centrocampista della Nazionale ha agito come interno sinistro, sfruttando così le sue ottime doti di inserimento e la sua capacità di fase di copertura. Con Andreazzoli fino ad ora non era mai partito dal primo minuto: il tecnico toscano è passato al 3-4-2-1 e tra i quattro di centrocampo non c’è stato posto più per Florenzi. Il centrocampista di Vitinia si è rimesso a lavorare, a testa bassa, e si è adattato al nuovo ruolo che l’ex collaboratore di Spalletti gli sta cucendo in queste settimane.
In allenamento, infatti, viene molto spesso schierato tra i due dietro all’unica punta ed è proprio in quella posizione che il tecnico giallorosso decide di utilizzarlo contro l’Udinese. Florenzi inizia alla grande e, nei primi venti minuti, si procura tre occasioni propiziando il gol di Lamela con un colpo di testa deviato da Brkic sulla traversa. Finché gli rimane il fiato, Florenzi occupa tutto il campo e non è una metafora. Riesce veramente a gettarsi in avanti alla ricerca del gol e contemporaneamente a coprire in difesa dalla parte di Castan, risolvendo anche un paio di situazioni intricate. Nella ripresa l'allenatore toscano, vedendo la Roma in difficoltà, lo arretra di qualche metro. Alla fine cala anche lui alla distanza ma ha dimostrato di poter essere molto utile anche con un modulo, come quello della Roma attuale, che non esalta le sue caratteristiche.