Casini, speaker Radiolina: "Roma? Grande ammirazione per il loro progetto. Totti non si discute"
Lele Casini, speaker di Radiolina, storica emittente della Sardegna, ha rilasciato un'intervista sulla squadra di Ficcadenti a Rete Sport, parlando inoltre del caso Totti e della Roma:
Sul Cagliari
"C'è molta voglia e curiosità intorno al Cagliari rinnovato, nell'organico e con un nuovo allenatore. Dopo la vittoria in Coppa Italia con l'Albinoleffe. Soprattutto l'attacco della squadra sarda è cambiato, persi Matri ed Acquafresca. Nenè, Ribeiro, El Kabir, Sampaio, Ibarbo di cui tutti dicono un gran bene, già nazionale colombiano. Fisicamente è molto forte, Donadoni lo riteneva un centrocampista ma è più un attaccante esterno anche se è un po' indisciplinato tatticamente. Ficcadenti vorrebbe un 4-3-3 ma Cossu è l'ago della bilancia. Gli verrà chiesto di svariare sulla fascia e tagliare anche se la differenza lui la fa tra le linee, e sono 7-8 anni che ha cambiato ruolo. Il giocatore si è detto disponibile ad adattarsi, ma forse un pochino più indietro potrebbe rendere meglio".
Roma
"E' chiaro che non essendo ancora cominciato il campionato si parla più del Cagliari. Con la Roma sono gioie e dolori, abbiamo ricordi di belle partite. C'è ammirazione per il nuovo progetto a lungo termine; noi nel nostro piccolo ci accontentiamo, i tifosi vorrebbero di più e vedono squadre come la Roma con grande curiosità. Si dice che si sia preso Ficcadenti perché con le grandi ha fatto buoni risultati l'anno scorso soprattutto con le grandi; scherzi a parte penso che sarà una bellissima partita".
Caso Totti
"Cellino ammira i grandi giocatori, Totti non si discute. Speravamo che il triangolo Totti-Baldini-Luis Enrique mettesse in difficoltà la Roma, ma il capitano ha risolto con un grande gesto la situazione".
L'allontanamento di Suazo
"Per quanto riguarda Suazo invece penso che sia successo qualcosa che non sapremo mai del tutto. Lui è sposato con una ragazza sarda. Dopo essere andato a Milano, quest'estate si è allenato qui. La società lo ha avvicinato per un ritorno a Cagliari, sembrava che tutto si facesse, lui era disposto a firmare in bianco. Al momento della firma c'è stato un problema, si pensa anche perché il suo procuratore è Branchini che ha tra gli altri Donadoni e Acquafresca e forse questo non ha facilitato le cose. Si è detto che il problema fosse l'ingaggio ma penso non sia vero. Purtroppo il saluto con Cellino non è stato dei più cordiali".