Parma, Manenti: "Fallimento il 19 marzo? Ecco cosa accadrà"
"Mai chiesti 5 milioni a Proto per vendergli il Parma, una volta si dice cinquecentomila euro, poi cinque milioni. Pensiamo al 19 che è più importante". Così a TuttoMercatoWeb.com il presidente del Parma, Giampietro Manenti, aggiorna sulle ultime di casa gialloblù.
Il 19 fallirete?
"Speriamo di no, la speranza nostra è di non fallire. Nella nostra idea non esiste neppure il fallimento pilotato".
Nei giorni scorsi aveva detto che avrebbe pagato i dipendenti. Quando li pagherà?
"Rientrano nel piano che abbiamo preparato, se ne parla dopo il 19".
Che succederà, quindi, il 19?
"Ci sarà l'udienza pre-fallimentare, integreremo altra documentazione a quella già presentata e poi vedremo".
Ma vende il Parma o no?
"No, alt. Non ho mai detto che vendo il Parma, ho detto che le opportunità sono tre: o si vende, o si va avanti o si fallisce. Non vedo altre strade. Il Parma non lo vendo assolutamente".
E Proto?
"Non so cosa vogliono fare, non ne ho idea. Volevano una partecipazione per il futuro. Abbiamo fatto tanto, per tre giorni non vendo il Parma".
Davvero gli ha chiesto cinque milioni?
"Macché cinque milioni. Bisognava vendere prima, adesso che senso ha? Mica vendo il Parma quando è salvo o fallito".
Dopo il 19 lei assicura che ci saranno i soldi...
"Per forza, altrimenti tutto quello che è stato fatto lo buttiamo via. I soldi non sono virtuali, ce li ho e devo metterli a disposizione".
E si gioca anche una bella fetta di credibilità nel mondo del calcio...
"Qua ci giochiamo la permanenza o il fallimento. Lasciamo stare quello che si dice su di me, non mi interessa".
Ok, mettiamo il caso che il Parma riparta dalla Serie B: a quale allenatore si affiderebbe per risalire?
"Mi piacerebbe Bisoli".