Siparietto Spalletti-Sabatini. Il tecnico: "Sabatini ora fa queste 8 gare poi a giugno...". Il DS: "Ho il rimpianto di non aver vinto. La Roma mi ha dato la vita, farò il mercato con la società"

20.03.2016 02:03 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Siparietto Spalletti-Sabatini. Il tecnico: "Sabatini ora fa queste 8 gare poi a giugno...". Il DS: "Ho il rimpianto di non aver vinto. La Roma mi ha dato la vita, farò il mercato con la società"
© foto di Twitter AS Roma

Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, si è fermato in zona mista per commentare il suo addio alla Roma: "Spalletti dice che ho sbagliato ad annunciare l'addio? Le sue idee le accetto perché producono risultati e comportamenti.
Se mi sento superato? No, mi sento in sella, in buona salute, ho molte energie che sto utilizzando per la Roma, attenzione, sto lavorando per la Roma. Sono totalmente concentrato sulla Roma. Bisogna fare le cose giuste per l'immediato e per il prossimo campionato. Non c'è alcun tipo di problema. Il mio futuro è il derby ora. La squadra ha un obiettivo importante da perseguire fino all'ultimo respiro. Con Garcia avrei preso la stessa decisione? Non c'entra nulla, in questo momento abbiamo un allenatore straordinario...”. 

ARRIVA SPALLETTI - Mentre Sabatini sta parlando sopraggiunge Spalletti che interviene: “Voglio sentire cosa dici perché ogni tanto ti imbrogli e fai confusione".

Prosegue Sabatini: “Spalletti sta facendo un lavoro straordiario, non è solo un lavoro di campo e lo sapevamo, ma è una vera rivoluzione culturale, quella che avrei voluto fare io 5 anni fa e non ci sono riusciuto. Rivoluzione culturale significa forgiare e portare avanti un'idea alternativa a quella che è sempre esistita a Trigoria e diventare finalmente una squadra e un club competitivo per convinzione. Se Pallotta è stato d'accordo con il mio addio? Ascoltate, altrimenti si arrabbia l'allenatore, questo argomento non è di attualità perché non voglio mancare di rispetto alla squadra. Sabatini non gioca, qui c'è una squadra che lavora in campo tutti i giorni. Se Spalletti può convincermi a restare?”
A questo punto prende la parola proprio il mister: “Nessuno può parlare di cosa accadrà perché è una dispersione di attenzione per la squadra. Vanno fatti i complimenti ai ragazzi, alla squadra per come si allena, a tutti quelli che lavorano dentro Trigoria. Se un calciatore dice che ora rimane e poi il prossimo anno va via sbaglia perché poi inizia una fuga di energie e attenzioni che bisogna avere nelle prossime 8 partite, che determineranno il futuro per cui lui (indicando Sabatini) ora gioca le 8 partite e poi a giugno vedremo...”

Riprende così la parola Sabatini: “Pallotta? Non c'entra nessuno, sono 5 anni di Roma e ho fatto tutto quello che potevo fare. Ha ragione Spalletti, è una mancanza di rispetto parlare ora di questo. Il mio futuro è la Roma e se la Roma non sarà all'altezza sarà vita grama per me e il futuro non sarà roseo. Bisogna centrare il terzo posto. Per essere forte la Roma deve assecondare la mozione Spalletti. Perché non ce l'ho fatta in 5 anni a cambiare la mentalità? Forse non è il ruolo che lo permette, ci vuole un contatto epidermico con la squadra. Io mi allontano un po' troppo da Trigoria per lavoro e magari anche per capacità non sono riuscito. Spalletti ci sta riuscendo e dobbiamo assecondarlo. Ha ragione quando dice di non scendere ora da questo carro ma ho ritenuto che un po' di verità non facesse male a nessuno. Si parlava di transazioni, accordi, non c'è nulla. La Roma è stata la mia vita, non c'è bisogno di fare alcuna buonuscita. Rimpianto di non aver vinto? Sì. Ho parlato della Juventus per la mentalità. Spalletti ha giustamente parlato di The Roma Way, gli ha dato anche un nome. Lui vuole essere la Roma, non vuole essere né Juventus e né Real Madrid. È un grande messaggio. Rimpianto più grande andare via proprio ora? Il rimpianto più grande sarebbe di andare via senza aver costruito niente. Magari non tutti sarete d'accordo ma ho costruito cose importanti. La Roma è una società patrimonializzata, competitiva, ai vertici, le cose traducetele voi. Ljajic? Gli ho detto che se mi rompe le scatole torna qui l'anno prossimo e lo prendo a pedate. L'Inter ha un'opzione e ha tutto il tempo per pensarci. Mercato? Io farò il mercato insieme a questa squadra perché il mercato si fa adesso, non ad agosto. Io scavalcato? No, zero, è tutto normale. Chi al posto mio? Se dicessi un nome lo ammazzerei. Questa città mi ha stancato? No, questa città mi ha dato la vita".