Baldini: "Luis Enrique via a fine campionato? Piuttosto vado via io. Merita un'altra stagione qui a Roma". FOTO!
Baldini a Sky
"Cosa è successo prima? Se vi riferite a quello che è successo in Tribuna, qualcuno mi ha chiesto se Luis Enrique va via, e gli ho risposto che piuttosto vado via io. Lui è il nostro allenatore, oggi abbiamo giocato una gran partita anche se abbiamo fatto uscire poi il Napoli. Il tu per tu di Totti con la Sud? I giocatori ci hanno messo la faccia, sono andati a prenderis fischi e applausi. Hanno fatto molto bene. Per come ha giocato la squadra al primo tempo ha dato la dimostrazione che Luis Enrique fa giocare bene la squadra, anche senza tutti gli elementi per poterlo fare. Speravamo di fare meglio, ma è un allenatore che merita di avere questa squadra e merita un'altra stagione alla Roma. Dopo tre sconfitte consecutive non è da tutti difenderlo? Lo facciamo perché ci crediamo veramente. Non ne parlano bene solo i giocatori, ma anche gli avversari. O sono tutti laziali, o ci sarà un fondo di verità. Il blackout dei primi minuti? Sì, ma ci siamo ripresi molto bene. Totti? Ha carisma e personalità, ha sempre un comportamento corretto e aiuta sempre i compagni. Un giorno dovremmo farne a meno, è troppo importante e ci dispiacerà. Se Luis Enrique vuole restare? Sì, c'è la volotà e sapeva di dover affrontare difficoltà. E' molto provato dalla stagione, abbiamo rimandato l'analisi dei problemi a fine stagione".
Baldini a Rai Sport
“Critiche? Rispondevo che piuttosto andrei via io, io credo ciecamente in questo allenatore. Il primo tempo è roba sua, sono le sue idee. Nel secondo tempo la squadra ha avuto paura di vincere per via della situazione che stiamo passando, questo ha dato modo al Napoli di venir fuori con le sue qualità. La ripresa non è stato buona, stasera prendiamo il risultato. E’ una squadra che fatica a giocare in questo tipo di ambiente. Modello Barcellona passato di moda? Faccio fatica ad ammetterlo, il miglior calcio che ho visto è stato praticato dal Barcellona. Noi comunque non abbiamo mai fatto paragoni con loro, noi non abbiamo certi giocatori da mettere a disposizione di Luis Enrique. E’ un tipo di gioco diverso dai canoni ciò che vogliamo, non so dire se sia meglio o peggio. Abbiamo preso dei ragazzi giovani che speriamo possano crescere con il tempo e darci la qualità necessaria. Fragilità nella ripresa? L’allenatore dice che non è sua volontà di cambiare gioco così. A seconda del risultato noi ci atteggiamo in maniera diversa, è questo ciò che Luis Enrique non vuole”
Baldini a Roma Channel
“Se la prestazione contro la Fiorentina in cui il secondo tempo era stato molto buono è stata giudicata per il risultato che ci ha visto sconfitti nei minuti supplementari, allora lo è altrettanto stasera che a pochi minuti dalla fine ci dice che era un punto guadagnato contro una squadra molto più forte della Fiorentina, abbiamo dimostrato di volerci credere fino alla fine. Luis Enrique allenatore anche l’anno prossimo? Merita di esserlo, soprattutto stasera. La squadra nel primo tempo ha fatto il gioco che lui vuole, ha messo in campo la squadra per farlo lo ha fatto molto bene con un avversario forte che ha reso un comprimario, poi nel secondo tempo non è quella che voleva. Questo dobbiamo migliorare: non far sembrare che vinciamo 1-0, ma pensare che il risultato sia 0-0. Purtroppo troppe volte, pur senza vedere il risultato, si capisce se è in vantaggio o meno e questo è il messaggio che il mister vuole far passare. A volte non succede, stasera era quasi scontato che non potesse succedere perché la squadra si trova a fine del primo tempo con un risultato talmente importante che quasi naturalmente ha assunto un atteggiamento conservativo che per il calcio che facciamo non ci possiamo permettere. Arbitri? E’ possibile lavorare sulla fortuna? Noi non parliamo di arbitri perché attaccarsi a questo non serve a nulla, poi ci capita di poter fare qualcosa che porta un contributo di serenità diversa e finiamo per essere coglioni perché facciamo questo? Non siamo diventati tutti visionari o non abbiamo mai analizzato le nostre colpe, se continuiamo a dire queste cose dell’allenatore è perché è talmente palese il suo valore come persona e come mister che non posso riconoscere a lui quello adatto a trasmettere questo tipo di messaggio, atteggiamento o cultura. Ha mille difetti come noi, ma cerca di sistemarli: fa due ore di italiano al giorno per essere pronto in conferenza stampa. Noi dobbiamo migliorare la qualità dei giocatori che ha a disposizione, dobbiamo prendere giocatori funzionali al tipo di calcio che vuol fare. Sono lavori in corso. Mi ripeto ma non siamo lontani da dove pensavamo di essere, ci aspettavamo di iniziare con difficoltà e finire in crescendo, invece abbiamo fatto questi su e giù continui che hanno disorientato noi e i tifosi. E’ un gruppo che ha qualità, giocatori che ne hanno, ognuno dei nostri avversari ci riconosce che proponiamo qualcosa che darà risultati. La mia esultanza? Mi sento il primo responsabile di tutto ciò, io sto giocando questo con le carte che mi sono state date. Ho scelto le persone e mi sto giocando qualcosa, quindi gioisco se le cose vanno bene e soffro se non vanno”.
Baldini a Mediaset
"Totti sotto la Curva e io ho detto che vado via? Mi sono preso la responsabilità di scegliere l’allenatore ma volevo solo sostenere l’allenatore. Il primo tempo testimonia quanto di buono abbia fatto, il secondo tempo non è una questione di gioco, ma un problema psicologico. Come la scorsa settimana si è tenuto conto solo del risultato, lo faccio anche io stasera, permettetemelo. Sono i giocatori che risentono di una pressione piuttosto importante. Cosa manca alla squadra? I giocatori che servono al gioco di Luis Enrique, ma la sua proposta è buona e ci viene spesso riconosciuta anche dagli avversari. Come si fa a gestire il malumore dei tifosi? Totti ha portato la squadra sotto la curva perché i giocatori ci devono mettere la faccia. Come si fa a lottare contro la piazza? Questa piazza non è così difficile, anzi è più pronta delle altre per una proposta nuova, le contestazioni a Trigoria, quelle vere, io le ho vissute, ora ho visto una contestazione con uno striscione, una contestazione civile. Ci voleva solo una vittoria? Non credo, perché hanno sostenuto la squadra fino alla fine, con questi risultati altalenanti non possiamo pretendere che siano contenti. Un’esclusione dall’Europa pregiudica investimenti sul mercato? Noi vogliamo disperatamente il risultato finale, l’Europa non l’avevamo prevista sin dall’inizio e non cambierà gli investimenti, chiaro che se fossimo riusciti arrivare alla Champions significava più facilità di investimenti. Debolezza dei giocatori? Loro credono ciecamente in quello che l’allenatore gli dice, e come quando si va sciare, in discesa si prende velocità, e alla Roma quando ha paura di non farcela subentra un atteggiamento conservativo".
Baldini in zona mista