Una rosa più larga nel momento più giusto

08.04.2023 14:20 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Una rosa più larga nel momento più giusto

Sabato si torna in campo (e menomale, visto quello che sta accadendo fuori) e quella contro il Torino sarà la prima di una serie di cinque partite da giocare in tre settimane. Il tema del giocare ogni tre giorni è stato ampiamente sviscerato e, arrivati ad aprile inoltrato, è anche poco interessante, visto che manca talmente poco alla fine della stagione che non si tratta più di fare prevenzione tecnica: quel che si doveva fare è stato fatto e adesso è il momento di cogliere i frutti del lavoro eventualmente svolto.

Quello che rappresenterà una novità rispetto a quanto accaduto fino adesso è l’ampiezza di scelte che Mourinho avrà almeno per la trasferta in Piemonte. L’unico indisponibile - e lo sarà, presumibilmente, fino al 4 giugno - è Rick Karsdorp: per il resto ci sono tutti e qualcuno ha avuto anche la possibilità di riposare, rovescio della medaglia delle varie squalifiche che, fortunatamente, non hanno inciso più di tanto domenica scorsa contro la Sampdoria. E il reparto che più permetterà al tecnico di prendere le sue decisioni è quello del centrocampo: avere contemporaneamente a disposizione Matic, Cristante, Wijnaldum (finalmente a una percentuale di recupero più che accettabile) e Pellegrini significa poter ipotizzare più assetti diversi anche nell’ambito di un modulo, il 3-4-2-1, che dovrebbe essere ancora quello di riferimento, nonostante le buone risposte avute con la difesa a quattro nell’ultima gara.

Addirittura, visto il problema delle punte che faticano a segnare, potrebbero andare in campo tutti e quattro: un sistema con Matic e Cristante a fare da cerniera e Wijnaldum e Pellegrini a sfruttare gli spazi aperti da un Dybala versione falso 9 avrebbe più che senso, pur penalizzando un El Shaarawy in forma e un Solbakken che fino adesso ha sempre dato il suo quando è sceso in campo. Al contrario, si può andare in campo anche con due soli di loro, iniziando magari una turnazione che porti a schierare una mediana credibile per ogni gara da qui alla sfida contro l’Atalanta, quando una buona parte del destino della Roma in questa stagione sarà stato scritto, se non altro in Europa.

Insomma, la rosa ora è ampia e le possibilità pure: un buon presupposto per iniziare quello che sarà il periodo decisivo della stagione. A Mourinho il compito di fare le scelte migliori.