Una maglia contro il razzismo
Ho voluto promuovere l’iniziativa “ Roma e Lazio unite contro il razzismo” insieme alla Comunità ebraica di Roma, perché purtroppo la piaga dell’antisemitismo è ancora viva nella nostra società. Soprattutto allo stadio assistiamo molte volte a questo fenomeno disdicevole. La parola ebreo spesso viene adoperata come insulto a persone di religione ebraica che sono costrette a sentire dai loro compagni di curva simili offese. Domenica, prima del derby, i giocatori indosseranno delle magliette con su scritto “Roma e Lazio unite contro il razzismo”. Un messaggio chiaro da veicolare attraverso il calcio, che vista la sua risonanza mediatica può diventare più incisivo di altri mezzi.
Brutti cori ci sono sempre stati: da Paparelli all’Heysel, ma il concetto di tifo oggi si è involuto, fino a far scivolare lo scontro anche sui blog e nelle discussioni giornalistiche. L’insulto sta diventando la regola. Il calcio è uno sport e deve rimanere tale. Mi piacerebbe che domenica fosse, citando una canzone di Lucio Dalla, “ La sera dei miracoli” dove lo sport vinca sulla violenza e sul razzismo, lasciando spazio allo spettacolo, che sicuramente i nostri tifosi sono in grado di sostenere sia dentro che fuori dagli spalti, prendendo le distanze da quelle piccole minoranze che rimangono la vergogna del nostro calcio.