Un loop Olimpico

26.08.2018 10:05 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Un loop Olimpico
Vocegiallorossa.it

“Dobbiamo migliorare” è il ritornello che Eusebio Di Francesco ripete da ormai tutta un’estate (e non solo), dalla prima amichevole contro il Latina al primo match ufficiale vinto domenica scorsa a Torino. Le cose in cui si può migliorare sono ovviamente molte, una di quelle che salta più agli occhi è il rendimento interno, con 6 sconfitte in campionato più una in Coppa Italia che nella scorsa stagione hanno compromesso la corsa alle zone altissime della classifica e l’inseguimento dell’agognato trofeo nazionale. Una di queste è avvenuta proprio contro l’Atalanta ed è contro i nerazzurri che la Roma esordirà in questo campionato allo Stadio Olimpico: quello contro la squadra di Gasperini è stato il primo di una serie di KO contro le altre squadre in lotta per la zona Europa League (Sampdoria, Milan e Fiorentina, e volendo si potrebbe aggiungere anche il Torino corsaro in coppa prima ancora del match contro gli orobici), in partite tutte un po’ simili tra loro, con l’ospite di turno pronto a fare solidità e a sfruttare le polveri un po’ bagnate dell’attacco giallorosso per colpire di rimessa.

Scontrarsi contro un muro è tipico delle partite contro le piccole squadre, che però, spesso, non hanno abbastanza qualità per rispondere ai colpi e quindi finiscono per soccombere; trovarsi davanti un’opposizione più difficilmente scardinabile e al contempo un possibile rilancio dell’azione di una certa efficacia è stato un elemento contro cui la Roma non ha saputo trovare antidoto e per cui ha lavorato sul mercato, cercando di aumentare l’estro a centrocampo. L’esame, però, forse arriva troppo presto, quando i nuovi meccanismi non sono stati ancora assorbiti e forse può essere il caso di rimettere in campo quelli vecchi; gli stessi che, tuttavia, non hanno permesso di risolvere i sopracitati problemi di sterilità offensiva che, quindi, potrebbero riproporsi. Un enigma, un loop per Di Francesco, che ha la prima occasione di dare sostanza al suo diktat, ma che magari avrebbe voluto avere questa chance un po’ più avanti.