Ultimi giorni di mercato: prima decisivi, adesso strategici
Ci si avvicina, finalmente, al termine della sessione di calciomercato: gli ultimi giorni sono sempre quelli più frenetici, con le notizie che si moltiplicano, le trattative che si velocizzano e i sistemi della Lega che si intasano con i numerosissimi depositi di contratto, che aumentano all’avvicinarsi del gong finale. La Roma, in passato, ha sfruttato la pazzia delle ultime ore del mercato per piazzare colpi importanti in entrata, a volte posticipati il più possibile per strappare le migliori condizioni. Quest’anno, complice anche l’aver dirottato le proprie attenzioni su calciatori svincolati, non è stato così: la rosa è praticamente completa, migliorabile, come abbiamo già detto, con qualche ritocco che possa innalzare la qualità anche dei rincalzi, dopo averlo fatto con i titolari.
Per farlo, ormai è stranoto, servono delle uscite, o almeno una. Shomurodov, Felix e Kluivert sono sull’uscio della porta di Trigoria ma non la varcheranno finché le condizioni dei trasferimenti non soddisferanno la Roma: questo è un punto sul quale il GM giallorosso non ha intenzione di derogare e per questo la situazione sta vivendo uno stallo, con Andrea Belotti pronto a fare il percorso inverso non appena riceverà l’ok dalla squadra che ha scelto, mettendo in secondo piano le offerte di Nizza e Galatasaray.
La sua presumibile fretta - parliamo di un calciatore svincolato, e quindi di un disoccupato - è comprensibile, ma è altrettanto comprensibile - in un altro senso del termine - il fatto che più ci si avvicina al 1° settembre e più le posizioni di tutti possono ammorbidirsi, rendendo più facile trovare un punto di incontro che soddisfi tutti e sblocchi lo stallo. Un braccio di ferro che la Roma può permettersi di condurre proprio perché questi ultimi giorni non sono quelli decisivi per costruire la rosa, ma quelli in cui completarla: una forza che Tiago Pinto si è guadagnato operando presto e bene nella prima parte della sessione e che non vuole depauperare proprio adesso, a un passo dall’arrivo. E se tutto ciò riuscirà, se la Roma potrà addirittura permettersi il lusso di far sedere in panchina un uomo da 106 gol in Serie A, sarà la ciliegina di una torta grande e gustosa, poche volte cucinata così bene da queste parti.