Stagione da incubo anche se Montella ha tenuto viva la squadra

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio.
17.05.2011 00:00 di  Marco Terrenato   vedi letture
Stagione da incubo anche se Montella ha tenuto viva la squadra

Ora è proprio finita. La Roma saluta definitivamente la Champions League e lo fa nel modo peggiore, perdendo a Catania contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato, se non il record di punti.

La Roma voleva il quarto posto, o almeno la speranza di poterselo giocare fino all'ultima giornata. Una speranza vana, visto anche il successo dell'Udinese, ma soprattutto vista la prestazione deludente degli uomini di Montella, che al Massimino, chiudono una stagione da incubo.

I 90 minuti in terra siciliana sono lo specchio di un'annata complicata, resa ancora più difficile dalle incertezze societarie. Non è servito neanche il cambio di allenatore, anche se Montella, in qualche modo, è riuscito a tenere viva una squadra sull'orlo del tracollo.

La Roma di Catania ha mostrato tutti i suoi limiti. Giocatori spenti e consumati. Da Juan, cha abbandona dopo 5 minuti, a Pizarro e Vucinic, entrati nella ripresa solo per onor di firma.

Il gol iniziale di Loria, uno dei pochi a salvarsi se non altro per il grande impegno, è un'illusione, perché la squadra di Simeone domina costantemente la scena e alla fine si conquista una meritata vittoria.

I gol di Bergessio e Gomez spingono Totti e compagni nell'Europa dei piccoli, con lo spettro di un preliminare da giocare già il 28 luglio, se il Palermo vincerà la Coppa Italia.

Adesso serve chiarezza per una piazza caldissima e resa incandescente da una stagione fallimentare. Gli americani devono fare presto e soprattutto devono cominciare a lavorare per il futuro. In attesa dell'ok dell'antitrust e della Consob, Thomas Di Benedetto è annunciato nella capitale a fine mese. Il neo presidente dovrà chiarire molte cose.

A cominciare dal tecnico per il 2011-12, con Montella che non si tira indietro, dopo aver mostrato di saperci fare. E poi i nuovi dirigenti, da Sabatini a Baldini, e soprattutto la squadra. Da rifondare, con tanti giocatori sulla lista di partenza, primo fra tutti il francese Menez.

L'ultima partita con la Sampdoria già retrocessa servirà solo ad allungare l'agonia. La Roma chiude mestamente l'Era della famiglia Sensi. Alla nuova proprietà il non facile compito di risalire la china.