Scelte sbagliate a centrocampo
“So cosa significhi affrontare l’ultima della classe. Non ci sono pericoli perché la squadra ha coscienza di questo”. Parola di Aurelio Andreazzoli che, ieri, aveva rassicurato tutti sull’approccio che la Roma avrebbe avuto contro una squadra all’ultima spiaggia come il Palermo. La partita era insidiosa e chiunque mastichi un po’ di calcio sapeva che giocare contro una squadra data per spacciata, che aveva l'obbligo di vincere, non sarebbe stato per niente facile. Anche perché dalla Sicilia sono fioccate in questi giorni dichiarazioni che lasciavano trapelare una certa rassegnazione per la partita di oggi. I rosanero si sono finti spacciati, la Roma ha allentato la tensione e la squadra di Sannino esce con tre punti dal campo, legittimati dai due legni colpiti dal Miccoli e Ilicic. Entrambi hanno fatto il bello e il cattivo tempo nella metà campo romanista, con il giocatore pugliese che, pur non al meglio, ha puntato Piris facendogli passare un bruttissimo pomeriggio. Leggermente meglio Burdisso, che però ha sulla coscienza il gol del 2-0. Non è il primo errore di un giocatore che dà sempre tutto per la maglia che sta concedendo troppi gol agli avversari. Castan, nonostante l’incertezza sul gol di Ilicic, è stato il migliore lì dietro ma il disastro è stato a centrocampo.
È una vecchia massima ma pur sempre attuale: le partite si vincono o si perdono a centrocampo. La Roma ha schierato una coppia di esterni destramente offensiva, formata da Lamela e Marquinho. Il primo si trova maggiormente a suo agio partendo in posizione più centrale, o comunque con un giocatore dietro di lui che possa garantire più copertura. Piris è rimasto infatti troppo solo contro Miccoli ed è lì che il Palermo ha costruito i due gol. Il brasiliano ha corso parecchio, ha creato tantissimo ma ha sprecato troppo. In fase di costruzione Tachtsidis non ha dato quell’apporto che gli era stato chiesto, risultando nullo sia in fase di costruzione che di copertura. Così spesso Daniele De Rossi si è trovato praticamente da solo a fronteggiare le avanzate del Palermo e la squadra ha sofferto così le ripartenze degli avversari. Probabilmente Bradley al posto di Tachtsidis e Torosidis al posto di Perrotta, con Lamela spostato in avanti, avrebbero garantito maggiore equilibrio e incisività in avanti. Perrotta e Florenzi hanno corso parecchio ma spesso a vuoto. Encomiabile Totti che, nell’azione del secondo gol palermitano, ha rincorso Ilicic fino all’area di rigore ma anche il Capitano giallorosso ha attraversato una giornata negativa, sprecando un paio di ottime occasioni, con i giallorossi che, con un Totti in giornata no, sono apparsi sterili in avanti.