Scartato il regalo dallo Zorya: ora tre mesi per far succedere qualcosa
Visto il periodo, sarebbe fin troppo facile parlare di regalo di Natale dello Zorya Luhansk, che fermando il Bodø/Glimt nell’ultima partita della fase a gironi di Conference League ha permesso ai giallorossi di vincere il raggruppamento e passare direttamente agli ottavi, evitando i playoff di febbraio e due partite infrasettimanali in una parte cruciale della stagione.
Questa qualificazione, per come è arrivata, è un risultato a due facce per i giallorossi, i quali hanno avuto l’indubbio merito di aver fatto il proprio dovere in quattro delle sei partite del girone. Specialmente in quest’ultima contro il CSKA Sofia, che presentava controindicazioni simili a quelle della trasferta in Norvegia: avversario non esaltante, freddo, motivazioni limitate. Stavolta, però, Mourinho ha addirittura fatto pretattica, annunciando pochi titolari e tanti giovani e operando scelte diametralmente opposte ottenendo il risultato desiderato e ottenendolo bene, tolto il calo di tensione (e fisico) nel finale: magari stavolta può aver esagerato in senso opposto, ma il calendario gli verrà in aiuto con il sospiratissimo posticipo del lunedì che concederà alla Roma un giorno in più per preparare la partita contro lo Spezia.
L’altro lato da analizzare di questo passaggio del turno è lo scontro diretto perso contro il Bodø/Glimt, sanato solamente dal paio di inciampi dei norvegesi nelle altre partite. Dopo Natale la Conference League diventerà un torneo a eliminazione diretta e gli avversari, probabilmente, cresceranno di livello all’avanzare dei turni. I norvegesi, al netto della formazione dell’andata e degli episodi del ritorno, hanno dimostrato di essere squadra organizzata e chi verrà dopo di loro potrebbe esserlo anche di più.
Con il campionato che già ora vede il suo obiettivo, il quarto posto, lontanissimo, questa Conference League può trasformarsi in qualcosa di più bello di quello che è stata fino adesso. Da qui al 10 marzo, data della gara di andata degli ottavi, possono cambiare tante cose, tra calciomercato e miglioramenti sul campo. Insomma, tutto può accadere, ma è la Roma che deve far succedere queste cose.