Scarsa lucidità e confusione, l'avvertimento di Andreazzoli non è servito

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio
23.04.2013 00:00 di  Marco Terrenato   vedi letture
Scarsa lucidità e confusione, l'avvertimento di Andreazzoli non è servito
© foto di Vocegiallorossa.it

Delusione Roma. Non si può usare altro termine, se non quello utilizzato dallo stesso tecnico giallorosso a fine partita. L’amarezza di Aurelio Andreazzoli vale più di qualsiasi considerazione. Anche contro l’ultima in classifica, il Pescara ormai spacciato, la Roma sbaglia approccio a una gara che poteva rilanciarla al quinto posto solitario. Un po’ come era accaduto qualche settimana fa a Palermo, pagina nera della gestione Andreazzoli.

Il Pescara di Bucchi, reduce da otto sconfitte di file, si prende giustamente il pareggio, sfiorando addirittura la vittoria. Alla Roma restano i fischi degli oltre 42 mila dell’Olimpico, per un primo tempo dall’atteggiamento ingiustificato e una ripresa sconclusionata, oltre al contro sorpasso dell’inter.

A Totti e compagni non basta una ripresa tutta all’attacco, con l’unica, illusoria gioia del gol del pari di Destro che, dopo la doppietta in coppa, torna a segnare anche in campionato per la quinta volta in stagione.

A quel punto ci sarebbero 40 minuti per vincere, ma è proprio qui che la squadra di Andreazzoli mostra i soliti limiti caratteriali,. A prescindere dalle scelte tattiche e dai cambi in corsa di modulo.

Scarsa lucidità, confusione, tanti inutili e imprecisi cross, per inerzia qualche saltuaria occasione sventata da Pelizzoli, protagonista con il baby Caprari della classica vendetta dell’ex.

Non bastano neanche le cinque punte che la Roma, con l’ingresso di Lopez, mette in campo nel finale contribuendo solo a intasare l’area avversaria. Tutti dietro la lavagna, Totti compreso. Dagli impalpabili Osvaldo e Pjanic, a un De Rossi che manca il colpo del ko, a una difesa dove anche il giovane Marquinhos sembra aver disperso le qualità mostrate finora.

L’avvertimento di Andreazzoli non è servito. La Roma ricasca nei suoi errori e questa volta il conto è salato, perché l’occasione, dopo la sconfitta della Lazio a Udine, era davvero ghiotta.

Poco consolatorio l’aver ripreso, dopo oltre 27 mesi, il comando cittadino, con un punto di vantaggio sui cugini biancocelesti. Al momento sesta e fuori dall’Europa League, sempre con l’ombra lunga del derby di Coppa Italia, che potrebbe rappresentare l’ultima porta d’accesso, domenica prossima la Roma avrà però una nuova chance casalinga con il Siena, altra squadra in lotta per la salvezza.

Ci sarà la possibilità di rifarsi, soprattutto l’opportunità di far cambiare i giudizi negativi su un gruppo che fallisce SEMPRE il passo della svolta.