Roma, dallo psicodramma alla speranza in 10 minuti
La Roma oggi all'Olimpico ha tenuto vivo il sogno dello scudetto battendo in rimonta il Cagliari per 2-1 nella penultima giornata del campionato di Serie A. Mentre in Europa, (in Germania e Inghilterra) i verdetti scudetto sono iniziati a fioccare, la squadra capitolina tiene invece alta l'attenzione sulla Serie A fino alla fine.
I giallorossi, in svantaggio al 73' con un gol sardo di Andrea Lazzari su punizione, hanno ribaltato il punteggio con due centri di Totti nell'arco di quattro minuti (al 79' su azione e all'83 su calcio di rigore). La Roma resta seconda in classifica a due punti dall'Inter campione d'Italia in carica, ma quanta fatica! La squadra di Ranieri non ha mai inserito la quinta marcia fino al gol dei sardi. La Roma non è sembrata a suo agio con la coppia Totti e Toni così come aveva dimostrato già in altre occasioni. Sebbene ci fosse Menez a girare intorno ai due campioni del mondo, Totti e Toni hanno giocato troppo vicini, hanno spesso occupato la stessa posizione pestandosi i piedi. Meglio nel secondo tempo, quando con l'ingresso di Taddei al posto dell'ex Bayern, la manvora giallorossa ha trovato più respiro e il capitano ha trovato più spazi per girarsi e trovare la via della rete, come in occasione del pareggio romanista.
Ma quanta fatica anche oggi contro un Cagliari che aveva davvero poco da chiedere al campionato: e dopo aver preso due pali e una traversa, è arrivata puntuale la beffa del vantaggio rossoblu. Lo stadio si è ammutolito pensando allo psicodramma che stava andando in scena: la Roma che lascia i tre punti alla penultima in casa regalando agli interisiti - che intantanto vincevano facile contro il Chievo a Milano - lo scudetto con una giornata d'anticipo.
E' stata anche la giornata dei ringraziamenti e dei saluti come da tradizione in occasione dell'ultimo match casalingo: Totti e tutti gli altri romanisti erano in compagnia dei figli ed hanno omaggiata il pubblico giallorosso con un lungo giro di campo. Un'Olimpico comunqe in festa e una Roma che come due anni fa costringerà la corazzata Inter a lottare per il tricolore fino all'ultimo minuto di un campionato che da entusiasmante è stato intorbidito dai veleni delle ultime settimane.
Una nota la merita la prova di Francesco Totti: oggi ha giocato come sa ed ha risposto a tutte le polemiche delle ultime settimane nel modo che gli è più congeniale, cioè sul campo. Purtroppo però nelle ultime ore si vanno intensificando le voci che vorrebbero il capitano giallorosso seriamente orientato a lasciare il calcio giocato a fine stagione. Speriamo si tratti soltanto di un momento di scoramento e che il suo entourage, così come si mormora, riesca a convincerlo a non darla vinta ai suoi detrattori che, per una carriera intera gli hanno dato contro e sputato veleni dettati dal fatto che di Francesco Totti c'è ne uno ed è nato e cresciuto a Roma e nella Roma. Come recitava uno striscione mostrato oggi allo stadio: "Totti, Roma ti ama, l'Italia ti invidia".