Questione di scelte

11.09.2018 19:45 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Questione di scelte

La vita è fatta di sacrifici, di scelte difficili, di strade da intraprendere. Una sliding doors continua e costante nel tempo. Ogni giorno siamo di fronte a un bivio, magari piccolo, e ogni giorno dobbiamo prendere una decisione.
Lo sa bene l'allenatore, la cui funzione è proprio quella di decidere. Decidere come allenare la squadra, quale filosofia di gioco adottare, il modulo, quali giocatori schierare, quali sostituire e chi confermare a fine anno.
Tante piccole, grandi, decisioni che alla fine risulteranno decisive per buona riuscita di una stagione. Per lo scudetto. Per una coppa.
Eusebio Di Francesco ha di fronte a sé tante soluzioni, tante strade. Ognuna, però, rischia di lasciare indietro qualcuno e favorire qualcun altro.


Tornando al suo 4-3-3, Di Francesco riuscirà a incastrare Pastore nel ruolo da mezzala?
Il rischio è che l'ex PSG possa addirittura trovare la panchina, se Di Francesco non troverà i cosiddetti equilibri.
Qualcuno potrà così suggerire di passare al 4-2-3-1. Per Pastore sarebbe probabilmente l'ideale ma, oltre a non avere riserve di De Rossi e Nzonzi, Di Francesco si troverebbe a rinnegare le sue mezzali. Una voluta fortemente lo scorso anno (Pellegrini) e una quest'anno (Cristante). Entrambi, tra l'altro, nel giro della Nazionale azzurra.
Tra l'altro, tutti questi sistemi di gioco prevedono la panchina per Patrik Schick, il migliore del precampionato giallorosso.
Si potrebbe allora provare il 4-3-1-2, con Pastore dietro le due punte (Dzeko e Schick) e due mezzali accanto a De Rossi.
Se non fosse che, così, rimarrebbero in panchina i tanti esterni a disposizione di Di Francesco, i vari Perotti, El Shaarawy, Kluivert e Ünder.
Nulla vieta al tecnico di utilizzare diversi sistemi di gioco, a seconda dell'avversario e delle condizioni dei propri giocatori, ma occorre innanzitutto che ci sia una forte identità di squadra.
Con i principi di gioco saldamente acquisiti, Di Francesco potrà sbizzarrirsi a scegliere le diverse soluzioni che la variegata rosa giallorossa propone ma prima serve che ci sia un'identità. Serve fare delle scelte e dare continuità alla squadra.
Al momento sembrano mancare le fondamenta: una volta costruite, il tecnico capitolino potrà divertirsi a plasmare la squadra a seconda delle diverse esigenze.