Punti di vista
Si è detto tanto, forse troppo: “negli ultimi anni la Roma ha avuto un ottimo rendimento in campionato, ma nelle coppe…”. Indubbia verità che i giallorossi hanno fatto valere questo pomeriggio al Dall’Ara, contro un Bologna senz’altro non spumeggiante ma comunque domato con non troppa difficoltà e con non troppa fatica, nell’ultima settimana che vedrà la Roma arrivare al week-end con un impegno già sulle spalle; la differenza con la squadra (più che) a volte incerta quando c’è da superare turni è apparsa netta e non solo da attribuire alla diversa qualità tecnica degli avversari. Discorso che vale in negativo ma vale anche e soprattutto in positivo, con 71 punti dopo 31 giornate (l’anno scorso questo era il bottino della giornata numero 35, quella del successo sul Napoli con gol di Nainggolan, nell’annata record 2013-2014 la squadra di Garcia ne aveva appena due in più, 73), 117 in 50 gare di campionato della gestione Spalletti-bis, per una media di 2,34 a partita; con il rimpianto, a volte, di aver speso anche troppo in match che non lo richiedevano arrivando così non in perfette condizioni a quegli appuntamenti da dentro o fuori in cui i giallorossi avrebbero potuto fare meglio. Contro un buon numero degli avversari di questo campionato basta far valere fisico e differenza tecnica per portare a casa i punti e la Roma lo ha fatto molto spesso, in totale controtendenza con quello che era il modo di intendere il calcio di Spalletti nella prima esperienza capitolina.
Dipende dai punti di vista: se l’obiettivo immateriale di crescere nelle coppe non è stato centrato (con lo scalpo del Villarreal che testimonia, almeno, un trend europeo in miglioramento rispetto al passato), non si è comunque persa la regolarità della marcia domestica, che non deve fermarsi nonostante il calendario ora non sia più amico. Nelle prossime cinque partite i giallorossi affronteranno quattro delle prime sei della classifica oltre al Pescara, con la possibilità che il match dell’Olimpico contro la Juventus sia ancora uno scontro diretto, ma anche col rischio che possa essere semplicemente l’ultimo ostacolo di elevata consistenza verso il secondo posto. Il Napoli preme alle spalle dei giallorossi e, come loro, avrà l’intera settimana per preparare i suoi impegni: una doppia corsa per una doppia Roma.