Prove generali, parte 1
Definire amichevoli le gare che la Roma sta disputando le priva dell’unico, ma importantissimo significato che hanno. Meglio indicare come test-match queste sfide in cui i giallorossi stanno provando nelle migliori condizioni possibili ciò che dovranno mettere in campo nelle gare ufficiali: arrivati al quinto confronto, tutti - Liverpool a parte - contro avversari di livello inferiore, tale intenzione è evidente e anche stasera al Francioni Spalletti ha avuto modo di verificare diversi accorgimenti. Impossibile non partire dalla difesa, in cui il contemporaneo schieramento dei tre nuovi acquisti Fazio (“è fortissimo di testa” e si è visto), Vermaelen (esordio all’insegna della serenità) e Jesus ha permesso al tecnico di sperimentare sia la difesa a tre e mezzo che una vera e propria linea a cinque, con l’ingresso nel secondo tempo di Emerson Palmieri, analogo di Florenzi dall’altra parte.
A centrocampo, ancora tanti minuti per un Leandro Paredes che incarna quella che sembra sempre più la tipologia di giocatore ideale per completare il pacchetto, così come per Gerson, pronto ad approfittare di queste sfide per calarsi sempre di più nella realtà italiana. Il reparto offensivo è quello che ha offerto più certezze nelle scorse settimane e il tecnico ha voluto sperimentare il piano B: dentro Iturbe, Totti e Perotti, con l’ultimo dei tre pronto a prendersi la palma del più ispirato, con giocate di alta classe anche riservate a uno dei due lati del campo. Domani, contro il Fondi, la seconda parte di queste prove generali che riguarderanno chi oggi ha giocato meno: tra una settimana si va in scena ed è una di quelle situazioni in cui la prima dovrà essere necessariamente quella buona.