Pjanic finalmente nel vivo della manovra, la Roma non ancora coscienza dei propri mezzi
La vittoria è arrivata, per il gioco si potrà attendere. La Roma e Luis Enrique finalmente sorridono. Al sesto tentativo, a Parma, si è materializzato il primo successo stagionale.
E non è un caso che la firma porti il nome di Osvaldo, uno dei giocatori più voluti dal tecnico asturiano, tra i più discussi in queste prime gare, ma che riportato vicino alla porta, ha messo a segno la seconda rete in 4 giorni.
Il Tardini è un porta fortuna della Roma e mai come questa volta, i tre punti conquistati da Totti e compagni, sotto gli occhi dell’assiduo Tom DiBenedetto, hanno un valore così importante. Gli abbracci al 90° ne sono la dimostrazione. La squadra deve crescere, ma dopo il pari con il Siena, si è di nuovo intravista una luce. Certo il Parma non è apparso insuperabile e la sofferenza finale è l’ennesima riprova: questa Roma non ha ancora coscienza dei propri mezzi e la paura prende il sopravvento.
Però, dopo un primo tempo bruttino, in cui solo Totti è riuscito a dare un sussulto, nella ripresa, la zuccata vincente di Osvaldo, ha decisamente sbloccato la testa di molti attesi protagonisti.
A partire dall’italo-argentino, che ha festeggiato il gol in stile Batistuta, scacciando le polemiche su un cartellino considerato esagerato, per finire con Pjanic, finalmente nel vivo di una manovra che ha ancora tanti difetti, ma che dopo il vantaggio, ha mostrato quello che potrà essere.
Luis Enrique per una volta è tornato normale, scegliendo Rosi come terzino e riportando Perrotta a centrocampo con De Rossi e i risultati si sono visti. Una segnalazione la merita anche Heinze, autore di una prestazione d’esperienza che ha sopperito agli errori di gioventù di Kjaer, a rischio rosso, e sostituito intelligentemente da Burdisso.
E poi lo stesso Totti, che sembra aver ritrovato sintonia con il ruolo di trequartista, quasi divertito dalla possibilità di liberare tutto il suo estro e di sfiorare il gol che avrebbe chiuso prima la gara.
La Roma è di nuova viva e la classifica cortissima le consente di guardare con fiducia al futuro. La partita di sabato con la virtuale capolista Atalanta dirà molte cose. Da sfatare un altro tabù, vincere all’Olimpico, citando Luis Enrique, per regalare un’altra ‘meraviglia’ ai tifosi giallorossi.