Pallotta a Roma con vista sull'Europa
A quasi tre mesi dall’ultima volta, James Pallotta è tornato nella Capitale. Dalla sua precedente visita sono cambiate molte cose: allenatore, posizione di classifica, prospettive. E, anche sul campo, sembrano cambiate le priorità in primis del presidente. A dicembre, Pallotta faceva sapere che il focus assoluto era la partita contro il BATE Borisov, che valeva l’accesso agli ottavi di finale di Champions League e un conseguente importante incasso, suscitando anche qualche perplessità una volta raggiunto l’obiettivo con una prestazione senz’altro memorabile, ma nel senso sbagliato; oggi, a domanda sul match di ritorno contro il Real Madrid, il numero 1 si dice concentrato sulla partita di domani contro la Fiorentina, che vale un pezzo importante di Champions League della prossima stagione. Solo in apparenza le cose vanno in una direzione diversa: se a fine 2015 le vie della classifica - che vedeva la Roma ancora iscritta, seppur disperatamente, alla lotta al titolo - e dell’Europa erano separate, adesso non possono essere più coincidenti.
Si è detto e ridetto della differenza che fa avere la certezza di un’entrata come quella generata dall’ingresso nella coppa più importante, che oggi rappresenta circa il 25% dell’intero fatturato della Roma, e il primo a saperlo è proprio il presidente, che magari di calcio giocato si occuperà da poco ma che sulla finanza ci campa, direbbe qualcuno. Il match del Bernabeu sicuramente ispira fascino, ma, al di là di quello e delle dichiarazioni dei protagonisti, tutt’altro che arresi, lo zero-due dell’andata riduce a un sogno l’ipotesi di qualificazione e - posto che nel calcio tutto è possibile - tornare nella Capitale con una buona prova sarebbe già un elemento sufficiente, che tuttavia non porta vantaggi concreti. Concretezza è spesso stata la parola d’ordine di Pallotta, che non ha mai avuto paura di essere diretto e di guardare sempre avanti: oggi davanti a lui ci sarà una squadra rinnovata negli uomini, nello spirito e nel gioco, con un obiettivo ben definito da centrare. Prima di tutto, per il suo presidente.