Non ci sono più alibi
Il problema non è (solo) la sconfitta, ma il modo con cui essa è arrivata. Lo dicevamo anche dopo la gara di Barcellona ma martedì sera, almeno, c'era l'alibi di una squadra oggettivamente più forte, che distribuisce gol a grappoli a chiunque. A Bologna si era vista una squadra troppo molle ma anche lì c'era l'alibi del campo impraticabile. Oggi non ci sono alibi. Non ci sono scuse. Niente può giustificare una prestazione così deludente. La Roma non si rilancia ma, anzi, non approfitta del big match tra Napoli e Inter, perdendo una ghiottissima occasione. Lo fa venendo sconfitta in casa da un'ottima Atalanta e giocando una gara veramente brutta. Troppo brutta. La Roma è entrata in campo fragile, non pienamente convinta dei propri mezzi. Il peggio è arrivato dopo il gol subìto. Un gol oggettivamente casuale, frutto di un grave errore di Digne (tra i migliori fino a quel momento). I giallorossi non hanno però reagito. Un sussulto, una reazione di orgoglio, di rabbia, nulla. Hanno continuato a giocare a ritmi bassi e Sportiello non è quasi mai stato impegnato. I capitolini sono entrati in campo molli e, preso il gol, hanno proseguito a giocare a ritmi da parrocchia. È questa la cosa più grave e sconcertante. La mancanza di una reazione, la voglia di dimostrare che questa è una grande squadra, senza accettare tutto passivamente.
IL FUTURO - Non possiamo pretendere che, davanti alle telecamere, giocatori, allenatori e dirigenti vengano a raccontarci cosa non stia funzionando. È giusto che risolvano i problemi all'interno dello spogliatoio. Non contano le chiacchiere, né le dichiarazioni forti. La gente vorrebbe sentirsi dire che ora cambierà tutto, che verrà cacciato Garcia, che Sabatini si dimetterà e che i calciatori andranno in ritiro per due mesi. Non funziona così: è giusto che ora società, dirigenza, allenatore e calciatori si confrontino privatamente ma poi bisognerà vedere i fatti. Bisognerà vedere una Roma diversa fin dalla prossima gara. Niente alibi, non ce ne sono più. Non sarà la rosa più forte della storia romanista ma non è nemmeno una squadra che possa perdere senza nemmeno provare a lottare. Questo no, è inaccettabile.