Nessun dualismo Totti-Borriello, le grandi squadre devono avere una rosa ampia
Il derby non è una partita come le altre. Vincerlo o perderlo non cambia solo la classifica ma anche e soprattutto il morale di squadra, staff, dirigenza e tifosi. Nessuno ha sottolineato come una Roma acciaccata, con molti giocatori fuori per infortunio e altri non al meglio, abbia vinto contro la capolista che si è presentata all'Olimpico quasi al gran completo. In pochissimi giorni, la Roma si è rilanciata in Champions e in campionato, arrivando a pochissimi punti dalle Big. La stagione è ancora lunga e queste prime giornate hanno dimostrato che, ancor più degli anni scorsi, tutti possono vincere contro tutti, non esistono partite dal risultato scontato, basti pensare a Brescia-Inter. Ho sentito molte lamentele sull'arbitraggio di Morganti che, a detta di molti, avrebbe condizionato il derby e favorito scandalosamente la Roma. Si lamentano per un presunto fallo di Baptista, in occasione del secondo gol, del fallo di Riise su Mauri (ma l'azione era viziata dal fuorigioco di Dias) e di altri espidosi discutibili dimenticando il gol annullato a Greco per un fuorigioco dubbio, forse millimetrico.
In un partita così ricca di episodi Morganti ha arbitrato tutto sommato bene e sicuramente la Lazio non ha perso a causa sua.
Negli ultimi giorni si è parlato della presunta incompatibilità tra Totti e Borriello. Non vorrei si creasse un dualismo tra i due che, tra l'altro, possono benissimo giocare assieme. Il campionato è lunghissimo, il calendario è ricco di impegni, tutti ravvicinati, si gioca ogni tre giorni e, tra infortuni e squalifiche, alla fine serviranno tutti. Si è detto spesso in passato che la Roma avesse una rosa corta e ora può finalmente disporre di un parco giocatori tra i migliori in Italia. E' una prerogativa delle grandi squadre quella di avere una rosa ampia e di poter quindi disporre di ricambi all'altezza.