Meglio il campo del mercato

04.01.2018 22:56 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Meglio il campo del mercato
Vocegiallorossa.it

Più passano gli anni e più il calciomercato sembra interessare le persone ancor più del calcio giocato, tra le miriadi di voci, rumor e indiscrezioni che riempiono le giornate d’estate e di inverno, anche e soprattutto quando non si scende in campo. E le trattative, ogni giorno di più, sembrano sempre più la cura di ogni male della propria squadra, come se si potesse comporre rose di quaranta elementi spendendo chissà quanti soldi: un meccanismo ancor più accentuato a gennaio, quando si ritiene che le cose che vanno male possano essere magicamente raddrizzate con un paio di nuovi arrivi e quando, però, le possibilità - per disponibilità economica e opzioni disponibili - sono ancora più limitate. E quindi, ogni anno, si finisce inevitabilmente per restare delusi a fronte di aspettative a volte fantascientifiche, comunque irrealizzabili nei meno di trenta giorni delle riaperture delle liste.

Specie per la Roma, che già in estate deve fare i conti col bilancino (finendo spesso e volentieri anche per sforare, vedasi l’ultimo bilancio, appuntamento a Nyon nei prossimi mesi per riparlarne) e che realisticamente potrà operare solo a fronte di cessioni, che liberino risorse economiche e spazio numerico in rosa. Decisamente più margine i giallorossi hanno invece per quel che riguarda il lavoro sul campo, dopo un girone d’andata (e uno di Champions League) in cui si possono cominciare a tracciare i primi bilanci: sorprendente una fase difensiva che si temeva potesse essere lacunosa e approssimativa e che invece - pur con l’aiuto di un Alisson rimasto on fire da agosto a oggi - è diventata la più grande garanzia, ugualmente sorprendente, ma in negativo, quella offensiva, inceppatasi ormai da troppe partite e comunque intermittente anche nella prima parte di stagione. Il mercato estivo avrebbe dovuto consegnare a Di Francesco un esterno destro pronto all’uso, pensare che lo faccia quello invernale se non è utopia, poco ci manca e il proposito principale di questo 2018 deve essere quello di trovare una soluzione il prima possibile per ottimizzare ciò che in rosa già c’è: pensando ai rendimenti di molti singoli anche solo di un anno fa, non c’è decisamente paragone tra quello che si può pescare fuori da Trigoria e quello che è possibile ripescare dentro.