La forza della Roma
Dopo il primo assaggio della stagione è arrivato il momento di svelare la proprie carte. L'antipasto, tra Serie A e sorteggi di Champions League è stato di quelli agrodolci. Da un cronaca di una morte annunciata, dopo la disfatta contro il Celta, alla "brutta" vittoria contro l'Atalanta, passando per la coppia da sogno sul campo Totti-Shevchenko che ha sorteggiato un girone da incubo in Champions, fino alla bella prestazione, sfortunata (VAR permettendo) contro l'Inter. Scritto il prologo, si passa al primo atto: 7 gare dal 9 settembre al primo di ottobre (2 Champions, 5 Serie A). S'inizia sabato prossimo a Genova contro una Samp a punteggio pieno, si finisce al Meazza contro il Milan della rinascita. Tutto nella normalità, il calendario è questo e se giochi una competizione europea sai già che tra una sosta e l'altra avrai dei mini-cicli infernali di partite ravvicinate. Invece sarà questo il momento per testare la nuova Roma e vedere se quello che si è seminato in estate tra Dolomiti, USA, Spagna e in sede di calciomercato, darà i primi frutti. L'anno scorso il problema della squadra fu proprio la tenuta sui tre fronti fino in primavera. Si finì per buttare una qualificazione ampiamente alla portata in Europa League contro il Lione, venir eliminati dalla Lazio in semifinale di Tim Cup e arrivare con l'acqua alla gola, perdendo in casa lo scontro diretto contro il Napoli, a quel secondo posto fondamentale in campionato. L'obiettivo principale del mercato era appunto permettere a Di Francesco di avere una rosa più forte complessivamente e non negli 11. Magari alla formazione tipo mancherà ancora l'estro, la velocità e la vena prolifica di Salah (aspettando Schick), ma il vero test sarà quello di fare una rotazione mirata, senza perdere tanta qualità.
Abbiamo visto proprio a Vigo come l'aver messo tutte le seconde linee sia stato disastroso. Di tempo ne è passato. La condizione è nettamente cresciuta e gli schemi di Di Francesco dovrebbero esser stati assimilati maggiormente. Ecco che già da sabato contro la Sampdoria, poi contro Hellas Verona, Benevento, Udinese e Qarabag, saranno fondamentali gli altri titolari giallorossi: Fazio, Castan, Gonalons, Pellegrini, Skorupski, El Shaarawy, Ünder, Defrel (lo stesso Schick). Considerando anche il graduale recupero di Alessandro Florenzi e il probabile debutto di Rick Karsdorp. Dietro i vari Manolas, Kolarov, De Rossi, Nainggolan, Strootman, Dzeko, c'è un'altra Roma, forse ancora più importante e decisiva per mantenere uno standard qualitativo di livello alto per tutta la stagione. Dovrà esser bravo Di Francesco a dosare le forze e a scegliere il più pronto nell'immediato, dando un piccolo sguardo alla partita successiva. 7 gare in 23 giorni. Serve il primo strappo della stagione. Serve la forza della Roma.