Il caso De Rossi non può giustificare il tracollo di Bergamo ma può bastare un leggero ritardo per spedire un giocatore in tribuna?

27.02.2012 00:00 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Il caso De Rossi non può giustificare il tracollo di Bergamo ma può bastare un leggero ritardo per spedire un giocatore in tribuna?
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Contro il Chievo Francesco Totti esibì la famigerata maglia con la scritta "Scusate il ritardo", per farsi perdonare i tanti mesi trascorsi prima di trovare il primo gol stagionale.
La stessa frase non deve essere bastata a Daniele De Rossi che, secondo quanto detto dalla società, arrivato leggermente tardi alla riunione tecnica di ieri mattina è stato escluso dalla gara di Bergamo.
Attenzione: se c'è una regola è giusto che non si facciano figli e figliastri, per cui l'importanza del giocatore non deve avere nulla a che fare con il provvedimento disciplinare. I campioni, anzi, devono essere i primi a rispettare le regole del gruppo e su questo Luis Enrique fa bene a non transigere. Il problema è a monte: è giusto escludere un giocatore colpevole di essere arrivato in leggerissimo ritardo (si parla di pochi minuti) alla riunione tecnica?
Mentre la stessa decisione, presa in occasione del contatto troppo ravvicinato tra Osvaldo e Lamela, aveva trovato poche voci contrarie, questa volta Luis Enrique lascia perplessi un po' tutti. Se le cose sono veramente andate così la vicenda è quasi grottesca.

Bastano pochi minuti di ritardo per mandare un giocatore (chiunque esso sia) in tribuna?
In campo i calciatori, forse turbati dall'accaduto o forse no, fanno capire che non è aria con i giallorossi che vengono frantumati dalla volenterosa Atalanta di Colantuono. Le statistiche, impietose, dicono che nelle ultime 4 sconfitte della Roma (Juventus-Roma 3-0, Cagliari-Roma 4-2, Siena-Roma 1-0 e Atalanta-Roma 4-1) De Rossi è stato sempre assente ma sarebbe ingiusto dare le colpe del tracollo solo a questo episodio. Senza il centrocampista di Ostia e senza Totti, la Roma deve essere comunque in grado di battere l'Atalanta mentre ieri non ha mai dato l'impressione neppure di poter pareggiare. Purtroppo questa è una squadra troppo lunatica, capace di perdere malamente a Firenze per poi due settimane dopo sbancare il San Paolo, capace di crollare a Cagliari per poi 3 giorni dopo travolgere l'Inter. La mancanza di continuità è molto probabilmente figlia della giovane età dei giallorossi e di una certa inesperienza dei giocatori (ma anche del tecnico). Nonostante la classifica continui a tenere in gioco la Roma per la Champions, l'obiettivo rimane l'Europa League. Solo per quest'anno, si spera.