Da Skorupski a Sorrentino, déjà vu di una Roma poco allupata
Un anno fa, dopo il pareggio di Empoli a reti bianche, Luciano Spalletti disse in conferenza stampa: “A volte siamo poco allupati, si corteggia la situazione ma si può fare anche in un altro modo. Bisogna essere più cattivi”. Lì fu Skorupski, qui Sorrentino ma cambia poco.
Fin quando una squadra crea occasioni da gol è in salute, è il mantra ripetuto sempre dagli allenatori, e non si può certo sostenere il contrario in merito alla Roma, fresca qualificata come prima agli ottavi di Champions. Si chiedeva ai giallorossi la prova del nove, la vittoria per dar seguito al momento positivo e per mostrare di non essersi adagiati sugli allori europei. La vittoria non è arrivata per il solito problema che affligge i capitolini. Nessun rilassamento, nessuna sottovalutazione dell'avversario e nessuna sbornia per il girone di Champions. Semplicemente, la Roma deve essere più cattiva sotto porta. Prendiamo per esempio la gara contro la SPAL. Partita vinta 3-1 e quindi passata serenamente alla storia ma i giallorossi, per segnare tre reti, hanno dovuto provarci per ben 37 volte, con 15 tiri nello specchio della porta. Anche contro il Qarabag la Roma non è stata l'essenza del cinismo, con 20 tiri e 1 solo gol segnato. Inutile prendersela con Sorrentino se Gerson gli tira addosso da due metri, se Dzeko colpisce male a porta praticamente sguarnita, se Jesus l'appoggia centralmente e potremmo continuare così, con tutti i cross di Kolarov non sfruttati, per bravura degli avversari, sfortuna o per un'errata occupazione degli spazi. Peccato perché poteva essere un'ottima occasione per poter quasi agguantare la testa della classifica, con il Napoli fermato dalla Fiorentina e l'Inter dalla Juventus. La Roma comunque è in salute e lo dimostra il fatto di aver avuto la possibilità di vincere serenamente, pur continuando a fare un massiccio turnover. Lo dimostrano anche i pochissimi pericoli corsi in difesa, frutto spesso più di errori personali che di squadra. Bisogna continuarlo ora a dimostrare sul campo, a partire dalla gara contro il Cagliari.