TRIGORIA - Monchi: "Sorpresi da Zaniolo e Coric. L'esterno destro? Siamo coperti. Dovrò parlare con Gonalons. Pallotta è sempre stato disponibile a investire, non ho mai ricevuto un no"

17.08.2018 07:15 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Monchi: "Sorpresi da Zaniolo e Coric. L'esterno destro? Siamo coperti. Dovrò parlare con Gonalons. Pallotta è sempre stato disponibile a investire, non ho mai ricevuto un no"
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Il ds Monchi ha parlato ieri in conferenza stampa nel corso della presentazione di Steven Nzonzi: "Siamo qui per rappresentare un campione del mondo, un grande giocatore. Sono contento di averlo portato qui. Abbiamo un centrocampo forte, sono contento".

Soddisfatto del mercato? Raggiunto gli obiettivi?
"Il mercato in entrata finisce domani. Manca un giorno. In uscita rimarrà invece aperto. Sono contento di quello che abbiamo fatto, sono convinto si possa fare sempre meglio. Abbiamo fatto quello che volevamo: una prima parte rapida, per avere la rosa fatta subito, e poi continuare a monitorare le opportunità del mercato. Sono contento, anche se si può fare sempre meglio".

Ha acquistato Nzonzi anche al Siviglia. Cosa l'ha spinta a sceglierlo due volte?
"Significa che è forte. So cosa possa dare alla squadra. Insieme ai giocatori che abbiamo diventerà ancora più forte, con la possibilità di giocare e allenarsi con De Rossi, Cristante, Pastore, Dzeko. Può diventare ancora più forte".

Ipotesi prestito per Zaniolo e Coric?
"Siamo rimasti veramente sorpresi da entrambi. Il dubbio di un nuovo acquisto è di vedere se conferma il livello visto nel club di origine e con loro siamo rimasti soddisfatti. Siamo tanti in quel ruolo, è vero, e dobbiamo valutare la possibilità di trovare un club in serie A per far fare uno step successivo al giocatore, soprattutto in riferimento a Zaniolo. Forse è già pronto per la serie A". 

Cercate un rinforzo sull'esterno destro?
"Quello è il ruolo dove abbiamo più giocatori: Under, El Shaarawy, Perotti, Kluivert, Florenzi e Schick. Non so se abbiamo altri ruoli coperti in questa maniera".

Pastore e Nzonzi sono giocatori più esperti rispetto ai giovani, un cambiamento di strategia?
"Ho sempre fatto così in carriera, ti sei dimenticato tutti i giovani che abbiamo preso. Non possiamo prendere solo giovani, perché hanno bisogno di tempo e in un grande club come la Roma c'è tutto ma non il tempo. Questa è la mia forma di lavorare. Gusto avere i giovani ma anche calciatori già fatti perché abbiamo bisogno di fare subito risultato. Su 10 giocatori presi, di solito 6 sono giovani, 2 così e così e 2 più esperti".

Gonalons?
"Lui è un giocatore della Roma, ne posso solo parlare bene. Vero è che con l'arrivo di Nzonzi c'è più concorrenza e dovrò parlare con lui ma non c'è fretta, il mercato in uscita non chiude domani. Decideremo insieme".

Lei aveva detto che la Roma avrebbe preso un giocatore più forte di Malcom. Cambiato qualcosa?
"Nzonzi è più forte, non avevo detto che avrei preso un giocatore nello stesso ruolo. Una volta finita la prima parte del mercato, abbiamo lavorato per migliorare la squadra senza un ruolo ben definito. Scherzi a parte, Malcom è stata una possibilità perché è un giocatore forte e, economicamente, era sostenibile.
Abbiamo poi continuato a lavorare, anche cercando giocatori nello stesso ruolo, e poi è arrivato Nzonzi. Dieci giorni fa sembrava un'operazione impossibile economicamente. Poi per la sua voglia di venire, per la disponibilità del padre/agente e per lo sforzo della società, abbiamo avuto la possibilità di prenderlo. Malcom è forte ma lo è anche lui".

La Roma è sul podio delle squadre che hanno speso di più al livello europeo. Che segnale vuole essere?
"Abbiamo fatto quello che pensavamo fosse giusto fare per costruire una squadra la più forte possibile. Abbiamo anche incassato dei soldi, non solo li abbiamo spesi. La bilancia è più o meno pari. A volte, sembra che la Roma venda solo giocatori e non è così. Abbiamo l'ambizione di costruire un piano per portare la Roma il più in alto possibile. Questo è il mio secondo mercato estivo: non ho mai avuto un No da parte della società. A volte ho dovuto spendere un minuto, un'ora o un giorno per convincere il presidente ma ho sempre avuto la disponibilità. Poi il campionato dirà se avremo sbagliato o meno e sarà una mia responsabilità ma la società è sempre stata pronta a investire".