Roma-Ternana 3-1 - Top & Flop

28.07.2019 23:05 di  Simone Valdarchi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Simone Valdarchi
Roma-Ternana 3-1 - Top & Flop
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

TOP

CASA DOLCE CASA - Termina il primo giro di amichevoli, con cinque vittorie in altrettante partite per la Roma di Fonseca. I giallorossi hanno affrontato all'interno del centro sportivo di Trigoria: Tor Sapienza, Trastevere, Gubbio, Rieti e Ternana. Due club di Serie D e tre di C. Avversari non irresistibili e gare in cui il risultato conta poco, ma vincere aiuta a vincere e più passa il tempo più i concetti di gioco di Fonseca vengono assorbiti e messi in pratica dalla squadra.

70+20 - Due partite in un giorno e 90 minuti per tutti, chi più chi meno. Una doppia seduta con il pallone quella di oggi, utile per lubrificare alcuni meccanismi e testare le gambe. L'intensità è rimasta alta per gran parte delle due gare, segno di una preparazione atletica che comincia a dare frutti.

IL TRIANGOLO SÌ - La gara contro la Ternana è stata caratterizzata da lunghe manovre della Roma, con il pallone che viaggiava da una parte all'altra del campo. Un fraseggio costante e rapido, alla ricerca dello spazio giusto per verticalizzare e colpire. Spesso le occasioni da gol sono nate da improvvisi scambi e uno-due sull'esterno, giocate in grado di dare uno strappo all'azione e sorprendere gli avversari. Kolarov-Perotti e Florenzi-Ünder si sono resi protagonisti di queste triangolazioni, aiutati anche dall'estro di Pastore che da trequartista variava molto la sua posizione al limite dell'area rossoverde. Situazioni del genere si potranno ripetere anche in campionato, dove la maggior parte delle squadre attenderà la Roma nella propria metà campo. Prendere confidenza con questi dai e vai potrà risultare positivo per il futuro cammino dei giallorossi.



UN PASTORE ERRANTE D'ARGENTINA - In questo precampionato, Javier Pastore sembra essere un calciatore nuovo, rinnovato dal modo di giocare di Fonseca e in forma da un punto di vista atletico. Il Flaco gioca da trequartista (in queste amichevoli era stato impiegato anche come centrocampista davanti alla difesa) e si sposta da una parte all'altra dell'attacco, offrendo sempre un appoggio al portatore di palla. Questo suo movimento non dà punti di riferimento agli avversari e, quando Pastore prende il possesso della sfera, è in grado di inventare con l'enorme qualità che tutti gli riconoscono. Il Pastore visto fino a questo momento è un calciatore valido, in grado di dare una mano alla Roma. La speranza è che non resti soltanto un'illusione estiva.

ALA TURCA - Cengiz Ünder è uno dei calciatori da cui la Roma può ripartire. A 22 anni vanta già 166 presenze in gare ufficiali e 34 gol messi a segno. Lo scorso anno è stato bloccato da un infortunio muscolare, ma quella che sta per iniziare potrebbe davvero essere la sua stagione. Bravo ad accentrarsi e rapido nell'uno contro uno, rappresenta il prototipo d'attaccante esterno che vuole Fonseca. Nelle prime uscite stagionali, inoltre, trova la rete con facilità e potrebbe colmare il vuoto di marcature lasciato da El Shaarawy.

FLOP

ZONA FRANCA - Dai calci di punizione concessi alla Ternana, si è capito che Fonseca difende a zona sulle palle da fermo. La retroguardia romanista, però, non è ancora in grado di farlo in maniera ottimale e lascia vuoti importanti all'interno della sua area di rigore. In particolare nel primo tempo, sugli sviluppi di una punizione battuta da Mammarella, la Roma aveva lasciato libertà d'agire a Suagher e Sini, appostati sul secondo palo. I due difensori della squadra di Gallo non sono riusciti ad approfittare della chance, ma questa situazione deve allarmare il tecnico. Errori del genere si pagano a caro prezzo quando a saltare ci sono Koulibaly o Godín.

MANCATA INTESA - Il reparto che risulta ancora un po' indietro rispetto agli altri è il centrocampo, o meglio la coppia di mediani. Con Veretout e Pellegrini ancora non pronti, Diawara e Cristante scendono in campo dal primo minuto. I due spesso faticano a trovarsi, optando per il lancio lungo o lo scarico sulla fascia. Nulla di grave, ma c'è la sensazione che l'intesa e l'equilibrio in mezzo al campo possano migliorare.