Roma-Palermo 4-1 - Top & Flop
TOP
ARRIVA LO SQUADRONE GIALLOROSSO – Per il “correte, scappate” è ancora presto, ma la classifica parla chiaro: la Roma si è avvicinata prepotentemente alla testa della classifica. La Juventus non vive un periodo brillante e nelle prossime gare dovrà fare a meno del suo miglior giocatore, Dybala. Pian piano che ci si avvicina alla vetta della classifica ogni partita diventa sempre più importante, a partire da mercoledì prossimo contro il Sassuolo.
NON SOLO GOL – 8 reti e sempre più capocannoniere della Serie A in solitario per Edin Dzeko. Il bosniaco però ha dimostrato di non “limitarsi” a fare gol , ma di essere uomo assist. Un primo tempo giocato al servizio dei compagni con palle alla Totti per Salah ed El Shaarawy. Una di queste dà il via al gol del vantaggio giallorosso.
“LASCIATE OGNI SPERANZA, O VOI CHE ENTRATE” – In campionato l'Olimpico non è terra di conquista. 5 gare, 5 vittorie con ben 17 gol segnati e soli 4 subiti. Più forti degli avversari, più forti delle barriere, vige la legge della Roma.
COME TE NON C'È NESSUNO – Dzeko, Totti, El Shaarawy, Perotti, Salah. Questo è il miglior attacco, con distacco della Serie A. 23 i gol segnati, +4 dal secondo miglior attacco che è quello del Torino con 19.
ATMOSFERA CALDA – La Hall of Fame, la possibilità di andare a -2 dalla Juventus, l'antipatia di Diamanti, la Roma che segna 4 gol. Tutti fattori che hanno inciso a risentire un Olimpico “tiepido” tendente al caldo. Un altro segnale positivo per una stagione ancora tutta da gustare.
FLOP
SEMPRE LO STESSO ERRORE – A distanza di 3 giorni Jesus commette l'errore di portarsi il pallone sull'interno del campo rimediando l'ammonizione ed essendo l'attaccante più pericoloso degli avversari. Spalletti lo sostituisce durante l'intervallo per non compromettere una gara già vinta.
TASSA DA PAGARE – Sembra quella per cui la squadra debba concedere un gol. L'attacco segna e tanto, ma sapere di dover fare minimo 2 gol per vincere le partite non è il massimo.
ATTACCO DELL'AREA – Soprattutto nel primo tempo erano in tre a fare lo stesso movimento verso il centro dell'area di rigore palermitana: Dzeko, Nainggolan, El Shaarawy. Il risultato? Un mancato sfruttamento di occasioni potenziali per il vantaggio.