Roma-Napoli 1-0 - Top & Flop
TOP
LA PRESA PLASTICA, LIBERATORIA, DI DE SANTCIS – Minuto 93 e 30 secondi: il Napoli dopo aver portato nell’area della Roma anche Andujar, continua a pressare e prima Torosidis, poi De Rossi, non riescono a spazzare la palla. L’ultimo assalto viene sventato da un’uscita in presa alta di De Sanctis, liberatoria per tutto lo stadio che esulta conscio dei tre punti conquistati.
GLI ANTICIPI DI ASTORI – Marcatura a uomo su Higuain che non la vede mai, tanto che Benitez (anche per l’impegno con l’Argentina) lo sostituisce. Sempre in anticipo a palla scoperta, si immola in più di un’occasione in area di rigore.
DA PJANIC… A PJANIC – 30/11/14 Roma-Inter 4-2 – Roma-Napoli 04/04/2015. Il filo conduttore è Miralem Pjanic: stessa porta, stesso piatto a rimorchio (cambia il lato in cui piazza la palla), stesso risultato, gol e vittoria a scacciare la maledizione Olimpico.
VOGLIA DI SOFFERENZA – Il Napoli gioca bene e ha un Mertens molto ispirato. La difesa della Roma respinge colpo su colpo e quando gli attacchi ospiti si fanno sempre più insistenti i due esterni di attacco capiscono il momento e partecipano attivamente alla fase difensiva.
FUORI UNO – 9 punti di vantaggio da gestire nelle ultime 9 gare rimanenti in Serie A. Questo il vantaggio della Roma da amministrare sul Napoli, in merito alla lotta Champions. Se si pensa che i partenopei sono ancora impegnati in Tim Cup e in Europa League, mentre la Roma può concentrarsi solo sul campionato, tutto fa presagire che la vittoria di ieri abbia tolto dalla corsa al secondo posto gli uomini di Benitez.
FEDERICO BALZARETTI – Si è rivisto ieri in azione con la Primavera (buona gara, intraprendente, nella quale non ha lesinato anche interventi duri e sovrapposizione), oggi Federico Balzaretti si è ripreso l’abbraccio dello Stadio Olimpico. Bentornato.
FLOP
POLVERI BAGNATE – La Roma che ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato continua a non riuscire a trovare il gol con gli attaccanti. Dopo De Rossi a Cesena, contro il Napoli, a decidere è Pjanic.
AMBIENTE OVATTATO – Sarà che la squadra ormai aveva abituato i propri tifosi a partite soporifere e a non ottenere i tre punti in casa da troppo tempo, ma l’approccio dei tifosi al match è stato molto prudente, quasi diffidente. Il primo tempo, tra un cielo plumbeo con un timido e pallido sole che ogni tanto ha provato a fare capolino sul terreno di gioco e un ambiente scosso soltanto dal gol di Pjanic, è volato in un’atmosfera ovattata. Nel secondo tempo invece pian piano che il traguardo si avvicinava aumentava il pathos e la tensione fino a sfociare in un urlo liberatorio al 93’.