Roma-Empoli 2-1 d.t.s, Top & Flop

21.01.2015 08:35 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Roma-Empoli 2-1 d.t.s, Top & Flop
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

TOP

ITURBE – Partita positiva per l’argentino, sempre al centro delle azioni della Roma (dal secondo tempo in poi, quasi l’unica soluzione tattica). Trova il gol dopo pochi minuti ed è il più fresco fisicamente.

NAINGGOLAN – In questa squadra per risultare uno dei migliori basta essere dinamici. Il belga nel primo tempo è il migliore in assoluto, cala poi con l’avanzare del match.

DE ROSSI – Che sia in palla lo si evince fin da subito: contrasta e imposta con facilità. Come tutti i suoi compagni ha una flessione, ma è freddo e decisivo nell’assumersi le responsabilità del calcio di rigore.

MODULO SPERIMENTALE – Garcia sa che serve cambiare rotta e prova a variare il modulo proponendo un 4-3-1-2 con Totti dietro Iturbe e Destro che inizialmente paga.

QUALIFICAZIONE – Alla fine l’obiettivo quarti di finale è centrato e in attesa di una squadra che torna a esprimersi al meglio, bisogna accontentarsi anche di una qualificazione stentata dopo 120 minuti.

 

FLOP

DESTRO – Da lui ci si aspetta la concretezza che manca alla Roma del momento, invece si perde in biciclette davanti a Bassi sull’1-0, lasciando aperto il match. Sul 2-1 nei minuti finali dei supplementari spreca un 3 contro 1, facendo sì che Tavano avesse al 120’ l’occasione ghiotta per il 2-2. Quando detta il movimento viene sempre pescato in fuorigioco. Il pubblico spazientito lo fischia.

DIFESA – Astori e Yanga-Mbiwa ne combinano di tutti i colori. Il primo, ancora frastornato dall’errore di Palermo si fa prendere in velocità troppo facilmente da Verdi nell’occasione del pareggio. Il francese invece appare poco concentrato, rischiando il cartellino rosso, dopo un errore di leggerezza al limite dell’area di rigore.

GIOCO – Reparti lunghi, pochi fraseggi, se non con quando Totti è in campo. Pian piano che passano i minuti i cross, quasi mai sfruttati, arretrano passando da fondo campo, alla tre-quarti. Troppo spesso ci si affida ad azioni individuali.

INCISIVITÀ – Una squadra che effettua 35 tiri in porta non può esser costretta al supplementare contro un avversario che ne fa appena 11. Tiri, tra l’altro, poco forzati e spesso effettuati da buona posizione. Più che un tiro a bersaglio però, sembra che i calciatori della Roma tentino di abbattere i difensori dell’Empoli.

CALCIO DI RIGORE – Quello che conta alla fine, etica a parte, è vincere. Il fatto che la Roma per ottenere la vittoria contro un Empoli infoltito di riserve, sia costretta a usufruire di un calcio di rigore molto generoso è lo specchio di un momento poco brillante dal quale rialzarsi presto.