Roma-Bologna 2-3, i top & flop
Due squadre diverse si sono presentate ieri davanti per il match contro il Bologna allo Stadio Olimpico. I tifosi giallorossi hanno visto due facce della stessa medaglia, una Roma esemplare nel primo tempo e la propria ombra nella ripresa, nella quale ha incassato ben tre reti dagli emiliani. Vocegiallorossa.it vi propone i top e flop della gara terminata 2-3 per i rossoblu.
TOP
IL CALCIO DI INIZIO - Sta tutta in quell'immagine la Roma di Zeman: otto giocatori sulla linea di metà campo e solo due difensori leggermente dietro di loro, contrapposti ad un Bologna diversamente distribuito lungo il campo. In quell'istantanea c'è una filosofia, un'idea di gioco assolutamente offensiva che però richiede concentrazione costante e non prevede cali di nessun tipo.
LA FAVOLA DI FLORENZI - Il suo battito è tutto giallorosso, la sua storia lo racconta. Cresciuto nelle giovanili della Roma ed ora finalmente tra i grandi, Alessandro Florenzi ha siglato la sua seconda rete in due uscite da titolare, complice - così come a Milano - un certo Francesco Totti che gli serve il gol su un piatto d'argento. Buona la prima, ma anche la seconda.
IL PRIMO TEMPO - E' la Roma che piace a tutti, tanto decantata da tutti gli addetti ai lavori in questa sosta-nazionale. Bastano 7' per aprire le danze e altri dieci per raddoppiare. 10 come il numero del Capitano giallorosso, protagonista di un primo tempo perfetto in un gruppo perfetto. Bene.
FLOP
IL SECONDO TEMPO - Quella che è scesa in campo nella ripresa non è la Roma e il cambiamento rispetto ai primi 45' di gioco è impressionante. Macchinosa, stanca, forse troppo sicura del risultato anche se qualche occasione per consolidare la vittoria si è presentata, pur senza concretizzarsi. Male.
LA DIFESA - Sembrava fosse una gara diversa, complice un buon inizio soprattutto in fase propositiva sulla fasce e una squadra che girava, proponendo un gioco strabiliante. Poi il vuoto. Pochi secondi per rimediare due reti da parte di Gilardino e di Diamanti. La terza rete poi viene da un concorso di colpa, ma non ha senso affondare un giocatore piuttosto che un altro. Tutti distratti. Troppo.