Lazio-Roma 1-2 - Top & Flop

26.05.2015 22:35 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Lazio-Roma 1-2 - Top & Flop
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TOP

THE CHAMPIONS TU-TU-TU-TUUU – Poter risentire per almeno altre sei partite l’inno della Champions League è qualcosa che alla Roma dovrebbe accadere ogni anno, ma vista la seconda parte della stagione non era così scontata come cosa. Obiettivo centrato con la consapevolezza e una stagione in più d’esperienza in campo europeo.

JACKPOT – Secondo posto in classifica e cinquantina di milioni di euro che vanno a riempire le casse di Trigoria. La speranza è quella di un mercato con giocatori già pronti a partire da agosto per puntare e competere tutta la stagione con una Juventus che si è già rinforzata e “non raggiungibile per il momento”

TESTA DI YANGA E S’ABBRACCIAMO – Dopo Yanga-Messi di qualche settimane fa, fa quello che Miro Klose non riesce a fare nel primo tempo e, partendo in posizione regolare, spizza il pallone calciato da Miralem Pjanic e insacca alla destra di Marchetti per poi prendersi l’abbraccio collettivo dell’Olimpico.

ITURBE – Uno dei calciatori più criticato della stagione tira fuori la zampata che blocca il match. Due soli gol in campionato, pesanti contro Juventus e Lazio. Troppe volte si è scritto di una rinascita per il numero sette, ora passerà un’estate carico mentalmente per dimostrare tutto il suo valore nella prossima stagione.

GARCIA – Prima non prenderle, poi in caso vediamo cosa si può fare. Questo bene o male il diktat della Roma che è scesa in campo contro la Lazio. Quando Garcia capisce che è arrivato il momento di spingere sull’acceleratore inserisce Ibarbo e Pjanic che cambiano il volto del match. Vince il duello psico-dialettico con Pioli.

FLOP

APPROCCIO AL MATCH – Primi dieci minuti di monologo biancoceleste. La Roma che si trova a poter gestire due risultati su tre è bloccata mentalmente e commette un paio di svarioni difensivi che portano Klose a fallire un gol clamoroso.

AUTOBUS – Catenaccio, chiamatelo come volete, un primo tempo abbastanza intenso dal punto di vista della grinta e la corsa delle due squadre, termina con un non gioco romanista.