I top&flop di Palermo-Roma
I top & flop della gara del Barbera.
TOP
La sicurezza di Kjær - Un altro giocatore. Sarà l'aria della sua Palermo, sarà lo stadio Barbera, non lo sapremo mai. Rimane il fatto che ieri sera abbiamo assistito alla sua miglior prestazione da quando è nella Capitale: anticipi provvidenziali e una straripanza fisica mai vista qui a Roma. Forse solo un'indecisione in tutti i 90' ma complessivamente il numero 44 giallorosso si è rivelato un vero e proprio muro. Ma l'esperienza ci dice che una rondine non fa Primavera.
Saracinesca Lobont - Non è mai facile farsi trovare pronto quando nelle ultime 3 stagioni si riesce a collezionare soltanto 19 presenze. Eppure, da veterano qual è, il romeno non soffre la lontananza dal rettangolo verde di gioco difendendo con sicurezza la porta romanista dagli assalti rosanero. E' un portiere che sa giocare molto bene anche con i piedi, aspetto sottolineato da Luis Enrique a fine gara: "Voglio fare i complimenti anche a Bogdan che si è fatto trovare pronto. Ha difeso molto alto? E' un portiere modernissimo, sono giocate che il portiere deve rischiare; in settimana abbiamo lavorato a lungo sulle palle inattive". Un dodicesimo affidabile, complimenti.
L'atteggiamento difensivo - Qualche accorgimento c'è stato, la Roma si è esposta meno ai rischi che le abbiamo visto correre nel recente passato. La chiacchierata settimanale che ha visto come protagonisti Heinze e il tecnico Luis Enrique ha dato molto probabilmente i suoi frutti. I giallorossi hanno saputo rischiare quando necessario senza, però, rinunciare ad imporre il proprio gioco. Come sottolineato dal tecnico asturiano a fine gara ("la difesa? Non è una linea ma tutta la squadra, che ha fatto tutto quello di cui avevamo bisogno") sono tutti gli undici uomini in campo a determinare l'atteggiamento difensivo della retroguardia. Sembra un'ovvietà ma per questa Roma non lo è.
FLOP
Calo della ripresa - Anche stavolta i giallorossi devono far i conti con un secondo tempo oggettivamente meno esaltante del primo. Il Palermo ha provato in tutti i modi a rimettere sui binari del pareggio una gara sbloccata sin da subito grazie a Borini, ma la squadra - almeno per una volta - è riuscita ad ergere un vero e proprio muro davanti a Lobont. Non si è subìto gol, vero, ma è una grossa pecca su cui il tecnico spagnolo dovrà assolutamente lavorare.