Top & Flop 2015
TOP
MERCATO ESTIVO – Dopo una stagione di alti e bassi come quella passata, per la Roma in estate giunge l'ora di alzare l'asticella. È il momento in cui entra in scena Sabatini, che regala alla piazza due colpi su tutti. Il primo è Salah, in prestito dal Chelsea e strappato alla Fiorentina dopo un lungo tira e molla, continuato anche dopo l'arrivo del giocatore. La ciliegina sulla torta è però Dzeko, attaccante bosniaco dall'esperienza internazionale, che tuttavia ha un po' faticato nell'impatto col calcio italiano. Direttamente dalla Germania campione del mondo arriva anche il preparatore Darcy Norman, chiamato a ridurre il numero di infortuni del 2014. In uscita, l'asse col Milan frutta ben 45 milioni per le cessioni di Romagnoli e Bertolacci: un autentico capolavoro.
QUALIFICAZIONE OTTAVI CHAMPIONS – Dopo ben cinque anni, la Roma è tra le migliori 16 d'Europa e, francamente, come è arrivata al raggiungimento dell'obiettivo poco importa. Già, perché in Champions League la squadra di Garcia non ha certo mostrato la sua faccia migliore ma, dopo la beffa della scorsa stagione, era troppo importante non fallire. Lo 0-0 casalingo contro il BATE è tanto brutto quanto utile al passaggio del turno e l'artefice è Szczesny, miracoloso in un paio di occasioni. Il fiore all'occhiello della fase a gironi rimane comunque il pareggio col Barcellona, fondamentale per la qualificazione.
IL GOL DI FLORENZI – 16 settembre 2015. La Roma ospita i campioni in carica del Barça in una parata di stelle all'Olimpico. Tutti aspettano di vedere Messi e Neymar e invece la scena se la prende tutta Florenzi. Il centrocampista di Vitinia, riadattato a terzino destro, poco dopo la mezz'ora illumina lo stadio con un arcobaleno da quasi metà campo che coglie impreparato ter Stegen. Nei giorni successivi, gli elogi per la prodezza si sprecheranno e il gol verrà anche candidato per il prestigioso premio Puskas tra i tre più belli dell'anno. Insomma, se c'è un immagine che i tifosi romanisti ricorderanno di questo 2015, quella è proprio la magia di Florenzi.
CASTAN – Il 2015 di Castan è cominciato sotto i migliori auspici dopo essere stato operato per la rimozione di un cavernoma al cervello. Da lì in poi, per il difensore brasiliano è iniziata una lunga battaglia personale a suon di allenamenti per riavere l'idoneità agonistica. Il sospirato annuncio è arrivato a metà giugno e per Leandro è stato l'incipit di una seconda carriera calcistica. Il 22 agosto, alla prima partita della nuova stagione, Castan è in campo dal 1' a otto mesi e mezzo dall'operazione. Se non è un miracolo, poco ci manca!
LE PUNIZIONI DI PJANIC – L'anno appena trascorso ha incoronato Mire Pjanic re incontrastato dei calci di punizione. Alcuni numeri avvalorano la tesi: da quando è arrivato in Italia (2011) il bosniaco ha messo a segno 10 punizioni in Serie A, superando Lodi nella speciale classifica e preceduto solo da Pirlo. Nella percentuale però, Pjanic non ha rivali, visto che al 15,15% la sua balistica è vincente. Il bosniaco ha colpito anche in Champions League nella rocambolesca trasferta di Leverkusen che ha regalato alla Roma un punto preziosissimo.
DERBY – Con due vittorie e un pareggio il bilancio dei derby nel 2015 è stato senza dubbio positivo. Uno in particolare rimarrà alla storia: quello alla penultima giornata della passata stagione che metteva in palio il secondo posto, con annessa ipoteca sulla qualificazione diretta alla Champions League. Il gol di Yanga-Mbiwa nel finale sa di liberazione per i tifosi della Roma e di disperazione per quelli della Lazio. Gli sfottò dopo quella partita vennero spontanei e continuarono per molto tempo. Anche la sforbiciata di Totti nel 2-2 del girone d'andata, e l'esultanza del selfie sotto la Sud, sono momenti che difficilmente si scordano.
FLOP
RENDIMENTO ALTALENANTE (GARCIA) – Se si dà un rapido sguardo ai risultati delle partite della Roma nel 2015, ci si accorgerà certamente di un rendimento a dir poco altalenante. A periodi di brillantezza di gioco e risultati si sono infatti alternati momenti di buio totale. In particolare, la Roma sembra soffrire spesso di pareggite visto che, sia la scorsa stagione che questa, ci sono state fasi nelle quali la squadra ha faticato a uscire dall'impasse. Secondo i tifosi, il colpevole principale è l'allenatore Garcia, poco camaleontico e reo di non aver saputo adattare la squadra alle diverse situazioni, diventando troppo prevedibile per gli avversari.
SCONFITTE SHOCK – Per la Roma il rapporto con le coppe è davvero difficile. Come l'anno scorso infatti, bisogna registrare un'altra imbarcata storica in Champions League. Sei gol presi dal Barcellona campione in carica, con l'unica attenuante di aver giocato contro un avversario di un altro pianeta. Il gol di Dzeko nel finale non è servito di certo ad evitare la figuraccia, dopo la quale la Roma è entrata in un tunnel da cui ancora oggi attende di uscire completamente. Culmine di questo periodo di shock è stata l'eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia per mano dello Spezia, che milita in Serie B.
DOUMBIA – Il colpo di coda del mercato invernale della Roma si chiama Seydou Doumbia, attaccante ivoriano messosi in luce nel CSKA Mosca, affrontato dalla Roma in Champions League la scorsa stagione. I giallorossi devono sostituire il partente Destro, approdato in prestito al Milan, e, su suggerimento di Garcia, puntano sull'attaccante dalla media gol straordinaria, ma dallo scarso appeal internazionale. Il costo del cartellino? 15 milioni di euro con un contratto fino al 2019. Doumbia arriva a Roma fra l'incertezza generale e il biglietto da visita con cui si presenta, nello 0-0 col Parma, è tutt'altro che positivo. Il proseguo della stagione non sarà migliore e, in estate, la società si convince a rispedirlo in prestito da dove è arrivato.
STROOTMAN – Se da una parte il recupero di Castan può essere annoverato tra i top della stagione, dall'altra il calvario di Strootman è una sconfitta per tutti. In pratica l'olandese ha passato il suo 2015 più in infermeria che in campo. Anche quando sembrava recuperato dopo l'intervento in artroscopia subito ad Amsterdam, il centrocampista ha invece dovuto sottoporsi a un nuovo intervento, stavolta in Italia col prof. Mariani. Ai tifosi non rimane che sperare nel definitivo recupero di un giocatore che, di fatto, non si è mai ripreso dopo la rottura del legamento.
FAIR PLAY FINANZIARIO – Quello di far quadrare i conti dei club europei è sempre stato un pallino dell'UEFA e soprattutto di Platini. Nella lista nera delle società con perdite economiche è rientrata anche la Roma, chiamata a pagare 2 milioni di euro di sanzione e a ridurre la rosa per le competizioni europee a 22 uomini, anziché 25. La Roma potrebbe inoltre dover pagare altri 4 milioni in caso di mancato raggiungimento di determinati obiettivi finanziari.
STADIO – Alle soglie del 2016 la questione stadio, sia vecchio che nuovo, è ancora permeata di punti interrogativi, che sovrastano inesorabilmente quelli esclamativi. Lo stadio è diventato un elemento di disturbo per i tifosi della Roma. Da una parte le disposizioni volute dal Prefetto Gabrielli, in combutta con il Questore D'Angelo, per rendere l'Olimpico più conforme alle direttive europee; dall'altra un progetto nuovo stadio che fatica a decollare. L'effetto è stato un lento e progressivo disinnamoramento della frangia più calda del tifo nei confronti della squadra, la quale ha dovuto fare a meno in più occasioni del trasporto e del calore che solo i tifosi della Roma sanno trasmettere.