Barcellona-Roma 3-0 - Top & Flop
TOP
RINFORZI IN ARRIVO – Dopo aver assistito alla seconda amichevole consecutiva in cui la Roma esce dal campo non tanto sconfitta ma senza aver fornito alcuna prestazione, la speranza è che, con Dzeko in dirittura d’arrivo e Salah ormai prossimo a poter essere utilizzato, qualcosa cambi in meglio.
PRESA DI COSCIENZA – Anche qui un Top in proiezione futura (trovarne nell’arco dei 90’ risulta complicato), le parole del tecnico Garcia a fine gara possono essere una presa di coscienza sul fatto che la Roma al 6 agosto non riesce ad avere un gioco fatto sul possesso palla e lavorare su questo aspetto.
SALVATAGGI FLORENZI-SZCZESNY – Gli unici spunti tecnici sono una bella parata del nuovo portiere polacco e un gran salvataggio di Alessandro Florenzi che con una scivolata disperata mantiene, per poco, inviolata la porta romanista.
FLOP
UN TIRO IN PORTA – Quinta amichevole e terza (seconda consecutiva) in cui la squadra non riesce a trovare la via del gol. Più che una mancanza di attaccanti, manca un canovaccio tattico che consenta di arrivare in porta.
SQUADRA LUNGA – Pjanic, Nainggolan, Keita. Questo il centrocampo messo in campo da Garcia e che è stato annichilito da quello del Barcellona. Difendere contro mostri sacri è un problema per tutti, ma con il 4-2-3-1 disegnato da Garcia, il maliano e il ninja risultavano troppo bassi e il bosniaco, vertice alto, le poche volte che ha avuto il possesso palla non sapeva a chi giocarla. Risultato lanci lunghi o palla a Gervinho per azioni solitarie e una squadra con distanza tra i reparti enormi.
MANCATO PRESSING – L’emblema è la seconda parte del match. Il Barcellona nonostante il tridente delle meraviglie Messi-Neymar-Suarez sia soddisfatto e ridente in panchina (Messi e Neymar sono tornati ad allenarsi da poco, ma sembrano pronti a giocare la finale di Champions League domani), le loro riserve sono pronte a pressare alto fin dai rinvii dal fondo di De Sanctis. Nella Roma questo, predicato fino allo sfinimento da Garcia, non avviene neanche a inizio match. Anzi qualsiasi giocatore del Barcellona che si è trovato ad agire tra la linea del centrocampo giallorosso e quella della difesa, si è ritrovato in una “terra di nessuno” e ha potuto tranquillamente stoppare il pallone, alzare la testa, pensare e compiere l’azione.
TOTTI DALL’INIZIO – Non far partire il capitano della Roma dall’inizio al Camp Nou, con Messi capitano blaugrana è qualcosa che ha stonato nella serata. Totti-Messi che si stringono la mano, si scambiano il gagliardetto a inizio partita sarebbe stata un’altra cosa.