La Roma è costata ad UniCredit 90 milioni
Da ieri la famiglia Sensi ha ufficialmente lasciato la Roma in mano ad Unicredit che, da parte sua, ha già trovato un accordo con il gruppo americano guidato da DiBenedetto. Ma quanto è costato alla banca tutto il pacchetto che faceva capo ai Sensi? Linkiesta.it ha cercato di rispondere a questa domanda. La valutazione generale della Roma è di 110 milioni di euro, ma ci sarà un aumento di capitale diviso in quote: 21 milioni di euro da parte americana e 14 da Piazza Cordusio, che però metterà sul piatto altri 10 milioni di euro per godere dei diritti su Trigoria. Non solo Roma, però: c'è anche Italpetroli che vantava un debito verso istituti di credito di 367.862.000, 288 milioni euro solo riconducibili ad Unicredit.
Ci sono poi i tre asset: il patrimonio immobiliare, circa 100 milioni di euro, il comparto petrolifero di raffinazione, 150 milioni di euro che saranno ceduti entro l’anno e la Roma, che ha chiuso il primo trimestre 2011 con una perdita consolidata di 15,3 milioni di euro e, tra le altre voci in passivo, 25,4 milioni di euro proprio verso UniCredit Factoring – a cui il club ha ceduto i proventi per i diritti tv sulle prossime due stagioni – ricevendo in cambio, a febbraio, un anticipo da 25 milioni di euro. Sommando tutti i valori, ad oggi il club giallorosso è costato alla banca 90 milioni di euro. Circa, in quanto il fair value della società petrolifera (relativo al 2010) è tuttora ignoto .