Lazio, il gesto antisportivo di Radu vale al giocatore la nomina a MVP nel derby. VIDEO!
Nella Lazio che ha vinto il derby e che lo ha festeggiato coi cori antisemiti di cui la Procura Federale ha aperto ufficialmente un'inchiesta e la stessa società ne ha prese le debite distanze, il migliore in campo è stato... Ștefan Radu. Già, non Felipe Anderson, autore del gol vittoria, nemmeno uno dei centrali difensivi che hanno contenuto gli attaccanti giallorossi, ma Radu. Il perché è eloquente dal tweet della società biancoceleste.
Chi è l’MVP di #RomaLazio?
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) November 8, 2022
…𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑔𝑛𝑜𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑖𝑠𝑜, 𝑟𝑖𝑠𝑒, 𝑟𝑖𝑠𝑎𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑚𝑒 𝑣𝑖𝑒̀ 𝑑𝑎 𝑟𝑖𝑑𝑒…
[cit.] pic.twitter.com/J3psyOupp2
In un mondo social dove la "goliardia" è diventata una questione di marketing, spesso però si ha l'effetto boomerang. Ecco che una citazione da "Bianco Rosso e Verdone" viene presa e riadattata per Radu che dopo una situazione con Rui Patricio, è stato inquadrato ridere, tutto contento, durante il derby. Il problema è il messaggio che passa, ovvero quello di premiare un gesto antisportivo (con Radu che si alza dalla panchina per prendere il pallone e ritardare la rimessa in gioco di un suo collega, rivale, intento a voler riprendere la partita il prima possibile), che ha scatenato un parapiglia in campo trai giocatori e le panchine e di conseguenza aizzato gli animi sugli spalti. Tra l'altro Radu fece molto di peggio, quando in un derby fu espulso per una testata a Fabio Simplicio. Ma di fatto, e questa è una cosa ufficiale del club, se da un lato si prendono le distanze contro i cori dei tifosi, dall'altro si è voluto premiare una scorrettezza di gioco. Questa non è goliardia.