De Biasi: "Ranieri ha avuto intelligenza, bravura e fortuna"
"Chi ama il calcio non può non assistere a una partita importante per il campionato e per la città di Roma - così Gianni De Biasi ai microfoni di Radio Incontro durante la trasmissione 'Diario di Bordocampo' - Sono amico di Ranieri dall'84 e ieri sera ho fatto il tifo per lui. Quando si ha un allenatore che la passata stagione ha subito,secondo me, cose allucinanti e ha la possibilità di coronare un sogno, mi sento molto vicino e capisco gli stati d'animo in questo momento".
Che derby ha visto?: "Una Roma che era contratta, che non ha giocato bene come sa fare. Non è mai riuscita ad andare sulle fasce e nel secondo tempo, grazie a una mossa coraggiosa e fortunata di Ranieri, è riuscita a cambiare il corso della partita. Non è facile prendere una decisione del genere perché se il rigore di Floccari fosse entrato avremmo parlato di una partita e, forse, anche di un campionato compromesso. Ranieri ha avuto intelligenza, bravura e fortuna. Mentre Reja ha fatto una grande partita dal punto di vista tattico. Ha visto sfumare l'occasione del rigore di Floccari ma con la sconfitta non deve essere sminuita la partita della Lazio. La Lazio con i tre difensori centrali e i due esterni , Kolarov e Liechsteiner, ha una copertura del campo eccezzionale. Mauri è un ottimo incursore con Brocchi e Ledesma a tamponare. Dal punto tattico la partita era straordinaria e stava vincendo e ha avuto il rigore per poter chiudere la partita".
L'importanza degli episodi al di là delle scelte. Come si fa a valutare il reale apporto di un allenatore?: "Molte volte si danno errori e meriti ad allenatori su situazioni che sono aleatorie, casuali. Un allenatore lo vedi quando ha la squadra che gioca bene, che è corta, quando corre, quando non subisce troppi tiri, quando ci sono schemi offensivi e il non affidarsi solo al tiro del fenomeno di turno. La bravura dell'allenatore è di creare una filosofia comune, condivisa dal gruppo e Ranieri è stato bravissimo perché vedo un gruppo unito. Totti quando è uscito aveva una faccia da 'funerale' ma è rimasto in panchina a incitare i compagni. Tutto rientra nella logica del preservare la squadra rispetto a tutti ed è stata la grande forza di Ranieri".
Su Menez : "Mi fa impazzire perchè ha tanta qualità e dinamicità. E' ancora altalenante nelle prestazioni, frutto della gioventù e della sua natura un pò particolare, ma è un giocatore di grande spessore e più passa il tempo e più si convincerà delle sue qualità e prima assomiglierà a Zidane. In certe giocate lo ricorda tantissimo"
Rocchi protagonista di una stagione altalenante: "Non ha più nulla da dimostrare. Giocatore che ha qualità, sa leggere le situazioni offensive e sa attaccare gli spazi.Lo dico oggi, quano ero all'Udinese ho cercato a tutti i costi di prenderlo".
Dias : "Ottimo giocatore. Ha personalità, forza fisica ed è importante nella difesa della Lazio. Si è adattato subito a una difesa a tre e questo è un modo per dire che il suo eclettismo sarà utilissimo alla Lazio".
Barcellona ha fatto un viaggio impossibile: "Ho vissuto sei mesi a Levante e giocare in Spagna è una festa. Il Barcellona ha scelto di andare a Milano con il pullman a ragion veduta, valutando i pro e i contro. Sono sicuro che in campo non ne risentiranno del viaggio. Non cercheranno scuse se la prestazione non sarà delle migliori".
Per quanto riguarda la corsa per la salvezza: "Si è messa male per il Bologna. La vittoria dell' Atalanta ha inguaiato il Bologna. Quest'anno il campionato è bello sia davanti che indietro. Sarà al cardiopalma fino all'ultima partita. La Lazio si può salvare tranquillamente. Può vincere a Livorno e pareggiare a Genova domenica. Sta bene fisicamente e in trasferta sta giocando meglio che in casa. Per il parco giocatori e per l'ottimo allenatore la Lazio non può rischiare assolutamente".