Serie A Femminile, le regole sulla gestione COVID-19: in campo con almeno 16 giocatrici disponibili

04.11.2020 20:30 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Serie A Femminile, le regole sulla gestione COVID-19: in campo con almeno 16 giocatrici disponibili
© foto di Luciano Sacchini

Ecco quanto pubblicato dal sito ufficiale della FIGC in merito alla Serie A Femminile e la gestione della pandemia Coronavirus:

Considerate le attuali condizioni di incertezza conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19 nonché l’obiettivo di garantire la disputa delle gare di Serie A TIMVISION nell’interesse delle Associate, dei Licenziatari dei diritti audiovisivi, dei Tifosi e degli Sponsor (restando, in ogni caso prioritaria l’esigenza di tutelare la salute e la sicurezza delle calciatrici, degli staff e degli addetti ai lavori e di rispettare tutte le misure di prevenzione e protezione vigenti al fine di limitare la diffusione del virus SARS-CoV-2);

- sentito il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile

l’Assemblea delle Società di Serie A della Divisione Calcio Femminile in data 4 novembre 2020 ha deliberato: di disporre in via transitoria, eccezionale e limitatamente alla corrente stagione sportiva 2020/2021 – fermo restando quanto disposto dalle norme e/o regolamenti applicabili alla competizione non espressamente derogate dal presente comunicato e fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali o locali nonché della Federazione Italiana Giuoco Calcio – le seguenti regole per le ipotesi di positività al virus SARS-CoV-2 delle calciatrici dei Club partecipanti alla Serie A TIMVISION (che abbiano determinato il conseguente isolamento/quarantena per uno o più calciatrici o per intere squadre):

1) Qualora una o più calciatrici dello stesso Club risultassero positive al virus SARSCoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario della competizione, purché il Club in questione abbia almeno 16 giocatrici disponibili (di cui almeno un portiere) e alla condizione che le suddette calciatrici siano
risultate negative ai test che precedono la gara in questione in ossequio al Protocollo della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

2) Il numero di 16 calciatrici disponibili (di cui almeno un portiere), di cui al punto 1 che precede, sarà computato tenendo in considerazione tutta le calciatrici tesserate per il Club che abbiano anagraficamente compiuto il 16° anno di età e a condizione che tra queste almeno 9 siano nate prima dell’anno 2001 (incluso). Ai fini della individuazione delle calciatrici non disponibili si terrà conto soltanto dei casi di positività al virus SARSCoV-2. Tutte le altre calciatrici saranno considerate disponibili.

3) Qualora non si raggiungano le condizioni di cui ai punti 1 e 2, la Divisione Calcio Femminile disporrà il rinvio della gara in cui doveva essere impegnato il Club, che sarà riprogrammata nella prima data utile successiva. In presenza delle condizioni di cui ai punti 1 e 2, la gara dovrà essere comunque disputata anche in caso di richiesta di rinvio congiunta da parte delle due squadre coinvolte.

4) Ciascun Club, per ottenere il rinvio di cui al punto 3, dovrà inviare a mezzo pec alla Divisione Calcio Femminile la documentazione comprovante le riscontrate positività. Il Medico Sociale dovrà tenere agli atti un registro e tutta la documentazione per eventuali controlli successivi.

Con riferimento agli artt. 65 e 66 NOIF ed in particolare alla presenza obbligatoria per la squadra ospitante di un dirigente incaricato all’assistenza agli ufficiali di gara, e per entrambe le squadre di un allenatore tesserato e abilitato dal Settore tecnico per la conduzione della squadra e di un medico sociale, ove tali soggetti risultassero positivi al virus SARSCoV-2 saranno contattati per la figura del Dirigente la Divisione Calcio Femminile e per le figure dell’allenatore e del medico sociale il Settore Tecnico per la concessione di autorizzazioni specifiche.